Non si placano le proteste suscitate dalla recente decisione dell’IPC (International Paralympic Committee) di continuare ad escludere gli atleti con disabilità intellettive dai più importanti eventi sportivi organizzati dal Comitato stesso, a partire dalle Paralimpiadi di Pechino 2008, come da noi riferito qualche settimana fa.
L’ultima presa di posizione arriva dall’Associazione Italiana suXfragile, una ONLUS di persone con sindrome della X-fragile o altre sindromi legati al cromosoma X e dei loro familiari, che tramite il proprio presidente nazionale Elena Merola, ha chiesto l’intervento contro tale decisione di Giovanna Melandri, ministro per le Politiche Giovanili e le Attività Sportive.
In particolare, è stato richiesto un incontro cui partecipino anche i vertici dell’IPC, per decidere eventuali iniziative o attività a supporto della richiesta di reintegro degli atleti interessati.
«La nostra Associazione – ha dichiarato Elena Merola – può anche contare sull’importante testimonianza diretta di collaborazione con la società sportiva CRESH Hockey di Eboli (Salerno), ove un ragazzo affetto da sindrome di X-fragile gioca e partecipa ai campionati nazionali di hockey su pista, entrando anche nell’albo dei marcatori».
Un’esperienza, quest’ultima, della quale Superando.it si è pure occupato, riferendo di analoghe proteste nei confronti della decisione del Comitato Paralimpico Internazionale.
«Anche questo – ha concluso Merola – supporta la nostra convinzione che la decisione dell’IPC sia assolutamente incongruente, dimostrando non solo una scarsa conoscenza del mondo dello sport vissuto, ma ancor meno delle grandi potenzialità delle persone con disabilità intellettive, da parte di chi, con le proprie disposizioni, entra prepontemente nelle decisioni e nelle scelte di vita dei nostri ragazzi».
(S.B.)