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Il passato che non deve tornare

Persone con disabilità in un campo di concentramento nazistaTra le iniziative previste nell’ambito della Giornata Internazionale di Commemorazione delle Vittime dell’Olocausto – fissata nel 2005 dall’ONU per il 27 gennaio di ogni anno, a ricordo della data in cui venne liberato il lager di Auschwitz – vi sarà anche un significativo momento celebrativo dedicato allo sterminio delle persone con disabilità durante il nazismo, che avrà luogo lunedì 29 gennaio alle Nazioni Unite.
L’evento assumerà quest’anno un’importanza particolare, cadendo a meno di due mesi dall’approvazione della Convenzione sui Diritti delle Persone con Disabilità, avvenuta il 13 dicembre da parte dell’Assemblea dell’ONU.

Com’è ormai tristemente noto, le persone con disabilità sono stati tra i gruppi vittime del regime nazista, come i tanti oppositori politici e religiosi, gli zingari, gli omosessuali, i Testimoni  di Geova e vari altri. Si stima infatti che circa 275.000 di loro siano state soppresse in quel periodo, senza dimenticare il programma che sin dal 1933 obbligava alla sterilizzazione tutte le persone con disabilità.
Successivamente, in nome del piano segreto di eutanasia denominato Aktion T4 (da Tiergartenstrasse 4, l’indirizzo di Berlino sede dell’apparato organizzativo)e del successivo progetto Aktion 14F13, ancora più feroce, migliaia di persone con disabilità vennero eliminate tramite un’iniezione letale o nelle camere a gas.
Molto buon materiale autentico su questo massacro – che cessò solamente con la fine della guerra – può essere trovato nel sito www.olokaustos.org e anche Superando.it ha dedicato ad esso alcune trattazioni, tra le quali l’esauriente excursus di Luisella Bosisio Fazzi – presidente del CND (Consiglio Nazionale sulla Disabilità) – intitolato Non c’è storia senza etica.

Una commemorazione, dunque, sempre viva e necessaria, quella del 29 gennaio prossimo, per ricordare un “passato che non deve tornare”, ma anche per rispondere a quei periodici progetti di eugenetica, spesso “mascherati di dignità scientifica”, che anche da queste colonne siamo stati più volte costretti a denunciare.
(Stefano Borgato)

A presiedere la Cerimonia del 29 gennaio all’ONU sarà Thomas Schindlmayr, componente del Segretariato delle Nazioni Unite per la Convenzione sui Diritti delle Persone con Disabilità.
Ricordiamo che l’evento potrà anche essere seguito in diretta, accedendo al portale internet dell’ONU.
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