È ormai da un po’ di anni che gli ausili tecnologici fanno sempre più parte dei percorsi di autonomia e di riabilitazione delle persone con disabilità e dal canto loro gli operatori professionali manifestano una crescente necessità di formazione e di aggiornamento in un campo come questo, altamente specializzato e in rapida evoluzione.
Tale formazione, però, non può essere soltanto di tipo tecnologico, ma deve necessariamente veicolare contenuti multidisciplinari, secondo un approccio basato sulle logiche dettate dall’ICF, la Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute, introdotta nel 2001 dall’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità).
Proprio su queste premesse si è sviluppato il lavoro del progetto internazionale Keeping Pace with Assistive Technology (KPT), ovvero “Tenere il passo con lo sviluppo delle tecnologie assistive”, la cui chiusura, con la presentazione dei risultati ottenuti, costituirà il momento principale dell’importante convegno internazionale Ausili tecnologici e formazione continua degli operatori. Dalla prima formazione all’aggiornamento in Assistive Technology; come promuovere le competenze degli operatori della sanità, del sociale e dell’educazione in Italia e in Europa, che si terrà venerdì 23 marzo a Bologna (Sala Polivalente dell’Assemblea Legislativa della Regione Emilia Romagna, Viale Aldo Moro, 50, ore 9.30-17.30), a cura dell’AIAS bolognese (Associazione Italiana Assistenza Spastici) e dell’Università del capoluogo emiliano.
Alla luce poi delle prestigiose partecipazioni, l’appuntamento diverrà anche l’occasione per discutere strategie, sviluppando ulteriormente la formazione dei professionisti, nell’ambito della disabilità, sul tema delle tecnologie assistive.
Il convegno si rivolge a tutti coloro che sono interessati al tema della formazione continua sugli ausili tecnologici in Italia e in Europa e quindi ad università, centri ausili, aziende USL, enti e servizi di formazione, aziende del mercato degli ausili, associazioni, istituzioni, operatori sanitari e scolastici.
Alla sessione del mattino – che sarà dedicata ai risultati del Progetto KPT, con la presentazione di linee guida per la formazione in Assistive Technology – parteciperanno Giovanni Bissoni, assessore alle Politiche per la Salute della Regione Emilia Romagna, Paolo Rebaudengo, assessore all’Istruzione, alla Formazione e al Lavoro della Provincia di Bologna, Andrea Canevaro, docente di Pedagogia Speciale e delegato del rettore per gli studenti disabili all’Università di Bologna, Pietro V. Barbieri, presidente della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), Enrica Pietra Lenzi, presidente dell’AIAS di Bologna e Giancarlo Marostica, direttore del Programma “Tutela Persona con Disabilità” dell’Azienda USL di Bologna. Tale sessione sarà coordinata da Claudio Bitelli, responsabile dell’Ausilioteca AIAS di Bologna e presidente del GLIC (Gruppo di Lavoro Interregionale Centri Ausili Elettronici ed Informatici per Disabili).
Successivamente, dopo l’intervento di Gerald Craddock, presidente dell’AAATE – Association for the Advancement of Assistive Technology in Europe (Lo sviluppo della formazione sull’Assistive Technology in una prospettiva europea), la sessione seguente – dedicata esclusivamente al Progetto KPT – potrà contare sulla partecipazione di Evert-Jan Hoogerwerf, dell’Ausilioteca AIAS di Bologna, Michael Clarke, dell’University College di Londra, Ann Gresswell, dell’ACE Centre di Oxford e Dorien Vandenborre, dell’Università Cattolica di Lovanio (Belgio).
Nel pomeriggio, infine, ci si proporrà di mettere a confronto alcune delle esperienze italiane ed europee più consolidate, con un dibattito conclusivo.
In tale sede interverranno Donna Cowan (CORE – Centre of Rehabilitation Engineering, King’s College, Londra), Renzo Andrich (Fondazione Don Carlo Gnocchi, Università Cattolica del Sacro Cuore), Fiorenza Scotti (Università di Trieste), Tullio Maccarrone (Università di Bologna), Dirk Lembrechts (Modem Computer en Communicatie Centrum di Lovanio), Aurelia Rivarola (Centro Benedetta d’Intino), Trish McKeogh (Central Remedial Clinic di Dublino, Irlanda) e il già citato Claudio Bitelli.
(S.B.)
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Da segnalare infine che in sala, durante il convegno, sarà disponibile un servizio di traduzione simultanea.