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Non solo festeggiamenti, ma anche dibattiti di sostanza

Il Centro Diurno di Lissone dell'Associazione StefaniaTeatro, musica, arte, cultura e sport per festeggiare i trentacinque anni di attività dell’Associazione Stefania, fondata in provincia di Milano nel 1971 da un gruppo di genitori di ragazzi con disabilità e da alcuni loro amici, allo scopo di sviluppare un’attenzione nuova sulle problematiche dell’handicap, sia da parte della cittadinanza che delle Pubbliche Amministrazioni.
Si chiama infatti OpenFestival ’07 la manifestazione che si articolerà tra varie iniziative a Lissone (Milano), dal 31 maggio al 24 giugno, con l’attenta organizzazione di questo ente di volontariato che nel corso degli anni – tramite la propria Fondazione – ha dato vita anche ad un Centro Diurno a Lissone e ad una Residenza per Disabili a Muggiò.

OpenTheatre, dunque, con rappresentazioni previste il 9 giugno (Bosco Magico, a cura della Compagnia Spunk del Teatro di Saronno), il 13 giugno (Macedonia, spettacolo di burattini della Compagnia Teatro del Corvo) e il 16 giugno (La storia del signor Ciro che sogna, ombre cinesi della Compagnia Gli Ombronauti), ma anche OpenMusic, con il concerto del 16 giugno del Gruppo Percussion Staff, OpenArt, con la mostra di Marco Mirzan denominata Physis o del principio generativo, dal 3 al 24 giugno, OpenSport, con la decima Marcia senza barriere del 10 giugno e l’incontro di basket del 17 giugno tra Pallacanestro Lissone e Associazione Stefania e OpenMarket, con la vendita di prodotti realizzati all’interno delle strutture dell’Associazione, oltre che dalle Cooperative Azalea e Donghi.

Ultimo, ma non certo ultimo, lo spazio OpenMeeting, che prevede due interessanti incontri, promossi in collaborazione con la LEDHA (Lega per i Diritti delle Persone con Disabilità), che si terranno giovedì 31 maggio e giovedì 7 giugno, entrambi presso la Sala Polifunzionale della Biblioteca Civica di Lissone (ore 21), intitolati rispettivamente Servizi alla persona: i cambiamenti e il nuovo welfare e Il costo dei servizi sociali… pagare il giusto. Quale contributo dalle famiglie?.

La Residenza per Disabili di Muggiò dell'Associazione Stefania«Sono ben pochi i problemi sociali risolvibili da un unico organismo tecnico», leggiamo nella presentazione dell’incontro previsto per il 31 maggio, «e anche il Legislatore ha condiviso questo punto di vista quando nel 2000 ha emanato la Legge 328, che promuove una riorganizzazione dei servizi alla persona attraverso la costituzione di tavoli progettuali, per aggregare in ciascun distretto non solo i rappresentanti del mondo dei servizi, ma anche tutto il capitale sociale rappresentato da gruppi, associazioni, imprese non profit, in modo da ripartire un’analisi delle priorità di bisogno specifiche di ogni territorio. Ora, viene da chiedersi a distanza di quasi sette anni, si sta davvero delineando un nuovo welfare, più partecipato, più attento alle peculiarità del territorio, più caratterizzato da sinergie tra soggetti diversi e soprattutto più capace di risolvere problemi, andando al di là di logiche di pura erogazione e di prestazioni standardizzate?».
Di questo e altro parleranno il 31 maggio a Lissone Franca Olivetti Manoukian, dello Studio APS di Milano, Nando Pirola, responsabile dei Servizi Sociali Besana Brianza e Lucio Fossati, coordinatore del Forum Provinciale del Terzo Settore per Monza e Brianza. A moderare l’incontro sarà Franco Dell’Olio, consulente dell’Associazione Stefania.

Successivamente, il 7 giugno, a soffermarsi sul costo dei servizi sociali saranno Giovanni Merlo della LEDHA, Danilo Villa dell’Ufficio Politiche Sociali della CGIL, Filippo Viganò, presidente dell’Assemblea dei Sindaci dell’ASL 3 e del Distretto di Carate Brianza ed Elio Bassani, dirigente del Settore Famiglia e Politiche Sociali del Comune di Lissone, moderati da Chiarella Gariboldi dell’Associazione Stefania.
«Un tema come questo – annotano gli organizzatori – mostra come sia difficile conciliare principi e valori che, in linea generale, sono ampiamente condivisibili (pensiamo solo al principio di pari trattamento di cittadini residenti in territori diversi, pur vicini o addirittura adiacenti) con vincoli di natura economica ed amministrativa, da un lato, ed incertezze (o divergenze) nel modo di interpretare le leggi vigenti dall’altro. E ci riferiamo in primis alla mancanza di punti di riferimento univoci per la valutazione delle condizioni economiche dei soggetti deboli e delle loro famiglie».
(S.B.)

Per ulteriori informazioni sulle iniziative di OpenFestival ’07:
associazionestefania@associazionestefania.it
www.associazionestefania.it.
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