Viaggiare con lentezza

Il 1° giugno, a Mestre-Venezia, debutterà Go Slow, la prima fiera del turismo di qualità che darà spazio a tutto quanto riguarda un turismo sostenibile sul piano ecologico, equo sul piano economico e rispettoso dal punto di vista etico. Una proposta interessante anche per le persone con problemi di mobilità

Ideata dalla Società Officine Kairòs, si chiama Go Slow, la prima fiera del turismo di qualità, che da venerdì 1 a domenica 3 giugno sarà ospitata nel complesso naturalistico di Forte Marghera a Mestre-Venezia, a fianco della terza edizione di Nature, Fiera del Naturale e del Benessere.

Persona con disabilità legge il giornale salendo su un pulminoLa manifestazione, voluta dall’Ente Veneziafiere, cercherà di colmare un vuoto esistente nel nostro Paese, dando spazio a tutto quanto concerne il cosiddetto slow travel (letteralmente “viaggio lento”), ovvero un turismo sostenibile sul piano ecologico, equo sul piano economico e rispettoso dal punto di vista etico.
Si tratta infatti di un settore in grande evoluzione le cui tendenze, in parte già in atto, per i prossimi anni seguiranno, a detta degli organizzatori, «tre grandi temi: turismo lento, turismo tra conoscenza e riflessione culturale, turismo e mobilità dolce».

Go Slow si rivolge quindi a quei viaggiatori che puntino alla scoperta di luoghi da vivere anziché da consumare, guardando dove gli altri non guardano, fermandosi dove non vi è alcuna attrazione apparente, con il concetto di slow che diventa una sorta di filosofia di vita.
Saranno tre i settori in cui verrà suddiviso l’evento fieristico, vale a dire i viaggi a tema, i viaggi “verdi” e i luoghi di ospitalità e quindi viaggi in barca a vela, itinerari in treno, località raggiungibili senza automobile, percorsi nei parchi letterari, viaggi verso destinazioni culturali, itinerari sulle vie storiche ai parchi nazionali e alle oasi verdi, aree marine protette, associazioni di cicloturismo, ecoturismo e trekking, associazioni di turismo responsabile e solidale, reti di mobilità dolce, percorsi navigabili fino alle dimore storiche, piccoli alberghi di qualità, castelli, alberghi diffusi, bed and breakfast e agriturismi.

Il calendario degli appuntamenti di questo “debutto” comprenderà incontri, presentazioni ed eventi d’intrattenimento, tra i quali da segnalare il convegno di venerdì 1° giugno (ore 15) intitolato Io cambio strada, una rete nazionale di mobilità dolce per il viaggiare lento, per stimolare e coinvolgere in prima persona i tre attori dell’evento (viaggiatori, società civile e istituzioni), tentando di tracciare un percorso volto a definire un nuovo modo di viaggiare di tutti e per tutti, partendo dalla filosofia dell’adagio come stile di vita e dal concetto di mobilità dolce che può felicemente coniugare l’infrastruttura e il mezzo di trasporto secondo una visione rispettosa dell’ambiente, non consumatrice di spazio e di energia, oltre che salutare per chi la esercita.

Idee nuove, dunque, progetti e strumenti interessanti per una manifestazione che costituisce – quasi conseguentemente – una proposta “appetibile” anche per i viaggiatori che abbiano problemi di mobilità, ai quali i promotori di Go Slow dichiarano di rivolgersi espressamente.
«Il Grand Tour del futuro – secondo questi ultimi – sarà il risultato di tanti lenti viaggi in cui ritrovare se stessi, coniugando turismo e sviluppo con cultura e civiltà, intelligenza con curiosità e rispetto. E questo per riprendere il presente attraverso la riscoperta delle nostre radici e, a partire da queste, costruire il nostro futuro».
(S.B.)

Il programma completo di Go Slow è disponibile accedendo allo specifico sito. Per ulteriori informazioni:
Ufficio stampa Go Slow, c/o Società Officine Kairòs
tel. e fax 039 877935,
f.giglioni@goslowfiera.it.
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