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Quando il giornalismo può combattere le discriminazioni

Fiona Ness, vincitrice irlandese del premio giornalistico «Sì alle diversità. No alle discriminazioni», viene premiata nel maggio del 2006Secondo una ricerca Eurobarometer pubblicata nel gennaio scorso, il 64% dei cittadini europei crede che la discriminazione sia diffusa nel proprio Paese e più della metà ritiene che non si stia facendo abbastanza per risolvere il problema.
Creare la consapevolezza che ogni cittadino ha il diritto a non essere discriminato, mostrando gli effetti negativi della discriminazione e spiegando i benefìci e le opportunità delle diversità è quindi fondamentale per rendere l’uguaglianza una realtà.

Il Premio Giornalistico Europeo annuale Sì alle diversità. No alle discriminazioni incoraggia i giornalisti a scrivere su questi temi e premia il miglior articolo pubblicato in uno degli Stati Membri dell’Unione Europea.
La quarta edizione di questo concorso si tiene tra l’altro durante l’Anno Europeo delle Pari Opportunità per Tutti e insieme ai promotori di quest’ultimo è previsto anche un premio speciale per il miglior articolo che tratterà di uno o di alcuni dei numerosi eventi del 2007.

Il Premio Giornalistico Europeo è un riconoscimento a coloro i quali contribuiscono a creare una maggiore consapevolezza della necessità di promuovere le diversità e combattere la discriminazione.
L’iniziativa è diventata una sorta di “momento fisso” nell’ambito della più ampia campagna dell’Unione Europea, denominata anch’essa Sì alle diversità. No alle discriminazioni e il numero dei partecipanti cresce di anno in anno. Per l’edizione del 2006, ad esempio, sono stati presentati più di settecento articoli.

La competizione è aperta ai giornalisti che fanno parte di uno dei 27 Stati Membri dell’Unione Europea, invitati ad inviare articoli pubblicati sulla stampa oppure on line e riguardanti la discriminazione basata sulla razza o sulle origini etniche, sul credo o sulla religione, sull’età, sulle disabilità o sull’orientamento sessuale.
I testi presentati per la già citata categoria speciale del premio, relativa all’Anno Europeo delle Pari Opportunità per Tutti, possono anche riguardare la discriminazione sessuale.
Gli articoli dovranno essere scritti in una delle 23 lingue ufficiali dell’Unione Europea, comporsi di almeno 3.800 battute ed essere stati pubblicati tra il 1° gennaio e il 30 settembre 2007, data ultima per la presentazione del materiale.
Successivamente una giuria di professionisti dei mezzi di comunicazione e di esperti in materia di antidiscriminazione selezionerà i 27 vincitori nazionali che concorreranno per il premio finale, assegnato da una giuria paneuropea.
Il vincitore assoluto, il secondo e il terzo classificato – oltre al vincitore del premio speciale – si aggiudicheranno un viaggio di ricerca in un Paese a scelta dell’Unione Europea.
(S.F.)

Per ulteriori informazioni:
Noesis Comunicazione (Sheena Flannery), tel. 02 8310511
sheena.flannery@noesis.net – www.stop-discrimination.info.
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