Questa estate, su un grande numero di stabilimenti balneari italiani, sventola anche la bandiera di Telethon, la principale maratona italiana di raccolta fondi sulle malattie genetiche.
Grazie infatti al SIB (Sindacato Italiano Balneari), alla FIBA (Federazione Italiana Imprese Balneari), ad OASI (Opertaori Associati Spiagge Italiane) e alla Lega delle Cooperative, ben 2.500 impianti partecipano all’iniziativa Telethon on the beach: un granello di sabbia per la ricerca, che contribuirà a sensibilizzare i cittadini sull’importanza di sostenere la ricerca scientifica sulle malattie genetiche.
Con questo obiettivo, di alto valore sociale, tutti gli stabilimenti aderenti a tale iniziativa inalbereranno dunque la bandiera con i colori di Telethon, oltre ad esporre locandine e distribuire cartoline informative e a contribuire direttamente alla raccolta fondi, con una propria donazione.
Al momento il maggior numero di adesioni proviene dalle province di Savona, Lucca, Rimini, Ravenna, Roma, Napoli e Pescara e per sabato 28 luglio è previsto il momento clou dell’iniziativa, con una giornata di festa che coinvolgerà i bagnanti con manifestazioni, tornei sportivi e serate a tema.
«I progressi scientifici si susseguono – ha dichiarato il direttore generale di Telethon Pietro Spirito, nel presentare Telethon on the beach – ma c’è bisogno del contributo di tutti: accogliere quindi nella famiglia di Telethon il Sindacato dei Balneari, che associa migliaia di stabilimenti, ci dà fiducia nella possibilità di proseguire con sempre maggiore efficacia nell’avanzamento della ricerca scientifica verso la cura delle malattie genetiche».
Dal canto suo, Riccardo Borgo, presidente del SIB, ha voluto spiegare le motivazioni che hanno spinto la sua organizzazione ad affiancare Telethon: «Come imprenditori siamo orgogliosi di poter fornire il nostro sostegno alla ricerca scientifica grazie a questa prima iniziativa sulle spiagge che ci auguriamo possa costituire l’inizio di una proficua collaborazione. Si tratta di un piccolo aiuto, ma è importante che da quest’anno anche gli stabilimenti balneari, frequentati in estate da milioni di persone, sappiano dare il buon esempio, sensibilizzando i propri clienti e invitandoli a dare il proprio contributo per far avanzare la ricerca scientifica».
Dopo questa prima edizione, infatti, che vede coinvolti nelle donazioni solo i gestori degli stabilimenti, per l’estate del 2008 l’obiettivo è quello di mettere in grado anche i bagnanti di offrire direttamente in spiaggia un contributo.
(Michela Marcotulli)
