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Meno visite inutili e nuovo Nomenclatore

Per il ministro della Salute Livia Turco, gli Stati Generali delle associazioni per i diritti delle persone con disabilità – convocati a Roma dalla FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) il 5 e il 6 ottobre e dei quali abbiamo già ampiamente riferito – hanno rappresentato l’ulteriore conferma di «una convinzione elaborata nel corso del tempo e cioè che voi e le vostre associazioni esprimete una grande competenza, da cui non si può prescindere se si vogliono realizzare le innovazioni richieste».

Il ministro della Salute Livia TurcoUn attestato di stima in apertura di un lungo intervento, che con estrema concretezza ha toccato molte delle questioni che la FISH e le associazioni ad essa aderenti pongono da tempo all’attenzione della politica, quale la serie infinita di inutili e vessatorie visite e verifiche burocratiche cui sono soggette le persone con disabilità.
In questo senso Livia Turco ha affermato che ricorderà il 27 settembre 2007 come «una data importante», quella cioè in cui la «Gazzetta Ufficiale» ha pubblicato il decreto attuativo dell’articolo 6 della Legge 80/2006 (Individuazione delle patologie rispetto alle quali sono escluse visite di controllo sulla permanenza dello stato invalidante). Quest’ultimo, infatti, equivale certamente «ad un importante passo in avanti verso il superamento del modello medico della disabilità in Italia».
Tale provvedimento – alla cui costruzione la FISH ha contribuito in sede di Commissione Salute e Disabilità del Ministero della Salute –  come già esplicitato nel suo titolo, individua dodici voci relative a condizioni patologiche per le quali non sarà più necessario ripetere periodicamente le visite di controllo per l’accertamento dell’invalidità.

Sulla questione poi del rinnovo del Nomenclatore Tariffario dei Presidi, delle Protesi e degli Ausili, Turco ha annunciato l’avvenuta predisposizione del nuovo testo. «Abbiamo avviato – ha commentato in tal senso – una consultazione sul nuovo Nomenclatore non tanto con i produttori, ma proprio con i cittadini, con gli utenti, e in particolare con il coinvolgimento delle vostre associazioni».
Il testo, già accolto dalla Commissione Salute e Disabilità, sarà nuovamente analizzato nella riunione della stessa in programma il 18 ottobre, per un’ulteriore verifica, per poi giungere alla valutazione delle commissioni parlamentari competenti e quindi in discussione al Consiglio dei Ministri.
Tra i vari aggiornamenti, il ministro ha voluto ricordare l’introduzione dei comunicatori vocali per i pazienti con SLA (sclerosi laterale amiotrofica) o altre sindromi che producono effetti invalidanti analoghi, che saranno garantiti dal Servizio Sanitario Nazionale a tutti coloro che ne avranno necessità, secondo le linee guida di riferimento.
Gli interventi ricordati da Turco per le persone affette da SLA prevedono inoltre – per quanto attiene alla definizione dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) – una maggiore attenzione alla domiciliarità e l’elaborazione di un documento ad hoc riguardante complessivamente le linee guida di presa in carico delle persone con SLA, comprendente l’aggiornamento dei LEA per l’assistenza a domicilio.

Uno dei tanti riferimenti, dunque, alla territorialità e alla domiciliarità – come all’assistenza autogestita – che lasciano ben sperare in una prospettiva di effettiva deistituzionalizzazione delle persone con disabilità nel nostro Paese.
A questo riguardo assume una valenza significativa anche l’intenzione ribadita durante le giornate degli Stati Generali dal ministro della Solidarietà Sociale Paolo Ferrero [sul cui intervento abbiamo riferito a parte da queste stesse colonne, N.d.R.], di effettuare un “viaggio in Italia” per valutare buone prassi, ma anche condizioni di discriminazione e violazione dei diritti delle persone con disabilità.
(Giuliano Giovinazzo)

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