I genitori dei bimbi con disturbi dello sviluppo

Favorire una maggiore comprensione delle esperienze emozionali e pratiche che l’intera famiglia si trova ad affrontare prima, durante e dopo la diagnosi di autismo o di disturbo generalizzato dello sviluppo; incrementare la conoscenza sui processi dello sviluppo infantile, in modo da attivare precocemente le energie dei genitori verso una modificabilità del quadro; offrire uno spazio di informazione, integrando le competenze specialistiche di tipo medico, psicologico ed educativo, per permettere al genitore di trovare nuove strategie e soluzioni per migliorare la qualità della vita; fornire informazioni per orientarsi all’interno della rete dei servizi sanitari e sociali.

Sono questi gli obiettivi che hanno mosso la Cooperativa Sociale Cascina Bianca di Milano ad organizzare il ciclo di incontri per i genitori denominato Genitori come cooterapisti per il trattamento dei bimbi con disturbi dello sviluppo, che si terrà a Trezzano sul Naviglio, presso Milano (Centro Socio Culturale di Via Manzoni, 12, ore 9-12 per tutti gli incontri), a partire da sabato 10 novembre.
Quattro gli appuntamenti totali previsti (10, 17 e 24 novembre e 1° dicembre), che vedranno la partecipazione di Cecilia Carenzi, psicologa, di Rita Montoli, psicologa e psicoterapeuta, responsabile scientifica del Progetto Primi Passi dell’Istituto San Vincenzo di Milano, di Roberto Vaccari, responsabile del Day-Hospital di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza dell’Ospedale Niguarda Cà Granda di Milano e di Stefania Bottalico, insieme ai genitori che al termine di ogni intervento potranno avvalersi di uno spazio aperto per condividere dubbi e domande con gli esperti o con altri genitori.

Verranno via affrontati il problema della diagnosi e della prognosi, le principali tappe evolutive, come orientarsi in ambito di trattamento (a chi rivolgersi e come valutare l’efficacia degli interventi), il supporto psico-pedagogico al genitore su come favorire le competenze del bambino, quali giochi proporre e come costruire una rete socio-educativa di supporto, guardando anche al ruolo delle associazioni dei genitori.
(S.B.)

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