Si calcola che ogni anno nascano in italia circa cinquecento bambini affetti da sordità il cui futuro è inflluenzato anche dalla precocità con cui si arriva alla diagnosi e al trattamento riabilitativo.
È in questo settore che intende agire il Progetto Dionisio, che verrà presentato sabato 17 novembre presso la Sala Consiliare del Comune di Marino, in provincia di Roma, alla presenza del direttore generale dell’AUSL Roma H Luciano Mingiacchi e del direttore sanitario della stessa Amedeo Cicogna, oltre che del direttore dell’UOC (Unità Operativa di Coordinamento) di Otorinolaringoiatria dell’Ospedale di Marino Carlo Diaferia e del direttore della Clinica Otorinolaringoiatrica dell’Università La Sapienza di Roma Roberto Filipo.
«Il progetto – spiega il principale promotore Carlo Diaferia – nasce come una ricerca uditiva, per ora negli Ospedali di Marino e di Genzano, interessando circa duemila neonati all’anno, studiati entro i primi tre giorni di vita. L’obiettivo è quello di ottenere uno screening uditivo, che permetta di diagnosticare la sordità e quindi la sua precoce ed efficace terapia entro il sesto mese di vita. Si tratta di un intervento con influenze positive sulle competenze uditive, sul linguaggio, sullo sviluppo psicomotorio e sull’inserimento sociale e scolastico e considerando che il rapporto sordità/bambini è di 2/3 su 1000, si comprende bene quanto sia fondamentale una diagnosi tempestiva».
«Non invasiva e altamente affidabile» viene poi definita la metodica utilizzata, che permette di selezionare i soggetti a rischio e di iniziare altre ricerche più approfondite.
«Ora – conclude Diaferia – siamo alla ricerca di sponsor importanti che ci aiutino in questa iniziativa, fondata sul volontariato, che richiede un’importante organizzazione e anche tecnologia, per poter abbracciare il maggior numero possibile di ospedali per il bene di tanti neonati».
(S.B.)
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