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Anche il Popolo delle Libertà risponde alla FISH

L'onorevole Mario Mantovani è responsabile nazionale del Dipartimento Politiche Sociale per il Popolo delle Libertà«A nome dell’onorevole Mario Mantovani, responsabile del nostro Dipartimento delle Politiche Sociali, vorrei dare riscontro alla sua lettera del 9 aprile scorso»: risponde così Leonardo Salvemini – responsabile scientifico del Dipartimento Politiche Sociali per il gruppo del Popolo delle Libertà (PdL) – al messaggio che il presidente della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) Pietro Barbieri ha inviato nei giorni scorsi a tutte le forze che concorreranno alle imminenti elezioni politiche, indicando al prossimo Governo – qualunque esso sia –  dieci punti prioritari da perseguire in ambito di disabilità (essi sono contenuti nel testo pubblicato dal nostro sito con il titolo Dedicato al prossimo Governo e disponibile cliccando qui).

«L’onorevole Mantovani – scrive Salvemini, rivolgendosi nella fattispecie alla presidente del Consiglio Nazionale sulla Disabilità (CND), Luisella Bosisio Fazzi, che aveva diramato il messaggio della FISH – è da sempre attento interlocutore delle legittime istanze provenienti dal mondo associazionistico che persegue l’obiettivo di sensibilizzare il mondo politico e istituzionale ad una sempre maggiore attenzione delle persone diversamente abili, tanto da essere stato uno dei promotori e sostenitori, insieme a Lei, nel 2003, dell’Anno Europeo delle Persone con Disabilità».

«L’onorevole Mantovani – prosegue la nota – anche con il sostegno e la condivisione dell’onorevole Bondi [coordinatore nazionale del Dipartimento delle Politiche Sociali del Popolo delle Libertà, N.d.R.], per quanto riferibile alle fondate e legittime istanze contenute nella Sua comunicazione, evidenzia che onde evitare promesse che appaiano più come aridi spot elettorali che impegni politici precisi e concreti, propone, in caso di vittoria della coalizione guidata dal Presidente Silvio Berlusconi:
1. di evitare di incidere su leggi di settore esistenti, ma di istituire, con un provvedimento adottato dal primo Consiglio dei Ministri, un tavolo tecnico costituito da rappresentanti delle associazioni, Governo e Regioni per l’elaborazione di un “Testo Unico delle Tutele Sociali” che disciplini nel dettaglio le puntuali esigenze evidenziate nella scheda della FISH, dopo aver effettuato la ricognizione di tutta la normativa esistente.
L’esigenza del tavolo tecnico appare necessaria perché a seguito della riforma del Titolo V della Costituzione, i soggetti responsabili degli ambiti afferenti le Politiche Sociali sono lo Stato, per quanto riconducibile ai livelli essenziali, e anche le Regioni, per quanto riferibile alla normativa di dettaglio. Non solo, l’occasione del tavolo potrebbe valere per una completa riforma della legislazione esistente oggi disorganica, ambigua e di difficile applicazione e interpretazione.
2. I pilastri fondamentali del “Testo Unico delle Tutele Sociali” potrebbero essere (elenco non esaustivo ma indicativo): a. lavoro; b. educazione; c. trasporti; d. strutture residenziali e non; e. servizi amministrativi».

I grassetti nelle citazioni sono di mano redazionale.

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