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Crescono le misure di protezione giuridica in Francia

Attualmente, in Francia, sono oggetto di misure di protezione giuridica circa 700.000 persone (più o meno un adulto su 80) e si prevedono annualmente all’incirca 68.000 nuove misure.
Con un tasso di crescita del 4% l’anno, si arriverà dunque, per il 2010 (1), a coinvolgere approssimativamente un milione di persone.

Tendenze sociodemografiche e inadeguatezza
della legge di
protection des majeurs del 1968
La crescita esponenziale  del numero di persone oggetto di protezione si spiega in parte con l’aumento della speranza di vita e il conseguente invecchiamento della popolazione. E tuttavia bisogna constatare che, al di là del fenomeno demografico, la protezione giuridica dei maggiorenni si è col tempo allontanata dalla sua originaria finalità.
Disegno con tre mai fatte di vari settori coloratiIn effetti, di fronte all’aumento della precarietà e all’esclusione sociale che ne deriva, numerose misure di protezione sono emesse ai fini della tutela sociale, indipendentemente dalle alterazioni delle capacità dei soggetti coinvolti.
Le misure di protezione sono pronunciate da giudici tutelari insufficienti come numero e sovraccarichi di lavoro i quali sono chiamati a gestire, a volte, fino a 3.000 dossier e spesso, a causa del poco tempo a disposizione, devono prendere le loro decisioni avvalendosi come sola prova di un certificato medico fornito dal richiedente la tutela. La persona interessata, nel 60% dei casi, non viene nemmeno interpellata dal giudice (2).
Infine, l’inflazione delle misure, legate al mancato rispetto dei princìpi enunciati dalla legge del 1968 (Loi de protection des majeurs incapables) ha compromesso la reale attuazione dei programmi e reso talvolta illusoria la protezione giuridica degli interessati, mentre il costo riguardante la tutela giuridica a carico della collettività cresce costantemente (più del 15% per anno).
Di fronte a questo quadro in cui molte famiglie si sentono disorientate e abbandonate, è stato necessario riformare il sistema di protezione giuridica dei maggiorenni, al fine di garantire la libertà individuale e la salvaguardia del patrimonio della persona protetta. Si è dovuto dunque attuare una riforma globale avente per obiettivo, da una parte, una chiara linea di separazione tra le misure di protezione giuridica e i sistemi di aiuto e di azione sociale, dall’altra il rafforzamento dei diritti delle persone protette.
Proteggere le persone vulnerabili e non solo i loro beni costituisce infatti una grande innovazione che riguarda il rispetto delle libertà fondamentali, dei diritti e della dignità dell’uomo.

Il mandato di protezione futura
La legge che riforma la protezione giuridica delle persone maggiorenni nel Paese transalpino è stata pubblicata dalla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Francese il 7 marzo del 2007. Tale riforma propone la creazione di un mandato di protezione futura che permetta a chiunque di incaricare in anticipo una persona di propria fiducia a rappresentarlo in caso di incapacità futura (mandato notarile o mandato tramite scrittura privata).
Il mandato di protezione futura può essere affidato ad una persona fisica sin da adesso, anche se potrà produrre i suoi effetti soltanto a partire dal primo gennaio 2009. Esso è previsto anche a favore di una terza persona, come nel caso di genitori di un figlio disabile maggiorenne, i quali possono incaricare un persona che assumerà la protezione del proprio figlio nel momento in cui essi stessi non saranno più in grado di farlo.
Persona in carrozzina spinta da un accompagnatoreQualsiasi persona interessata può rivolgersi al giudice tutelare al fine di contestare l’attuazione del mandato oppure affinché si esprima sulle condizioni e le modalità della sua esecuzione.
I diritti della persona protetta sono rinforzati: infatti l’interessato viene obbligatoriamente ascoltato al momento dell’attuazione della procedura tutelare; le misure prese vanno riviste ogni cinque anni; le decisioni in materia di sanità e di alloggio vanno lasciate all’interessato stesso, nell’ambito delle sue possibilità e riguardo a tale ambito, il tutore ha un mero ruolo d’informazione e aiuto.

Tendenze internazionali
Negli ultimi anni la valutazione del problema dell’autosufficienza viene certamente affrontata in modo più attento: il soggetto che si sente vulnerabile a “possibili incapacità future” deve poter scegliere anticipatamente e in modo autonomo la persona che si prenderà cura di lui e decidere le modalità di protezione da attuare nei suoi confronti.
La protezione riguarderà non soltanto il patrimonio della persona vulnerabile, ma soprattutto la tutela del suo benessere. Inoltre, l’intervento protettivo non sarà attuato esclusivamente in assenza di capacità d’intendere e volere, ma potrà essere messo in atto anche in situazioni generali di disagio o di temporanea fragilità.
Tali tendenze si sono affermate in modo più marcato a partire dal 1982, quando cioè è stato adottato dalle Nazioni Unite, con la Risoluzione 37/52 del 3 dicembre di quell’anno, il Programma di Azione Mondiale relativo alle Persone con Disabilità che ha messo in risalto, per le  persone con disabilità stesse, il diritto alle medesime opportunità degli altri cittadini e ad un pari miglioramento delle condizioni di vita conseguenti allo sviluppo economico e sociale.
In seguito, nel 2003, la Commissione Europea e le organizzazioni per la tutela delle persone con disabilità hanno organizzato, com’è noto, l’Anno Europeo delle Persone con Disabilità. Secondo una stima recente, queste ultime, nell’Unione Europea, ammonterebbero a circa il 16,2% del totale della popolazione (3).

*ICstat (International Cooperation Center for Statistics “Luigi Bodio”).

Note:
(1)
Fonte dei dati: Annuaire statistique du Ministère de la Justice, F. Munoz-Perez, La population des majeurs protégés en France, projections à I’horizon 2005 et 2010 (Rapport commandé par le groupe de travail interministériel), Ministère de l’Emploi et de la Solidarité, 2004.
Per saperne di più: La réforme des mesures de protection juridique des majeurs. Mandat de protection future, sauvegarde de justice, curatelle et tutelle, in «ASH (Actualités Sociales Hebdomadaires)», 29/6/2007, n. 2514-2515, pp. 23-37.

(2)
Fonte dei dati: Gilles Séraphin, Les populations suivies en mesures «Majeur protégé» et «Tutelle aux prestations sociales adultes». Panorama des travaux, Document de travail UNAF/UR/ONPMP, 2004 [testo disponibile cliccando qui].
Per saperne di più: Assemblée Nationale, Réponse à la question écrite de Philippe Labaune: Réforme de la protection juridique des majeurs, Question n. 1112, Ministère interrogé: Travail, relations sociales et solidarité, Réponse publiée au JO [Journal Officiel], 16/10/2007, p. 6393.

(3)
Eurostat 2002, Population and social conditions, Employment of disabled persons (LFS adhoc module 2002). Prevalence percentages of disability by activity status, sex and age group.
Per saperne di più: European Social Statistics, Social protection Expenditure and receipts – Data 1997-2005, Statistical books, Release Date 25-JAN-2008 [testo disponibile cliccando qui].

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