«L’idea di una Card “alimentare” per gli anziani poveri può apparire una soluzione momentanea che il Governo, da “Buon Padre di Famiglia”, concede benevolmente ai figli più disagiati e poveri. In realtà essa rappresenta una logica caritatevole che offende la dignità delle persone anziane che hanno bisogno di ben altra attenzione e di ben altri interventi».
Lo ha dichiarato “a caldo” Michele Mangano, presidente dell’Auser – la principale associazione italiana impegnata sul fronte della terza età – nel commentare uno dei provvedimenti proposti dal ministro dell’Economia Giulio Tremonti, in sede di presentazione della prossima Manovra Finanziaria.
«Quel che invece serve veramente – continua Mangano – è innanzitutto una legge sulla non autosufficienza, un’efficace tutela del potere di acquisto delle pensioni collegate realmente alla dinamica dell’aumento dei prezzi e delle tariffe, oltre a servizi sanitari e socio-assistenziali adeguati ed efficienti, senza dimenticare un sistema d’informazione e formazione che dia nuove opportunità di conoscenza alle persone anziane. In altri termini una politica sulla condizione anziana che valorizzi la persona in tutte le età, anziché fermarsi a provvedimenti che mortificano la dignità degli anziani».
C’è un altro punto assai importante che Mangano intende rilevare, sottolineando il rischio che «quello che si dà con un mano si tolga con l’altra. Infatti, le sempre più scarse risorse nelle casse degli Enti Locali costringeranno molto probabilmente questi ultimi a tagliare proprio sul fronte dei servizi e delle prestazioni, senza dimenticare che è rispuntato il rischio di un ritorno del ticket sanitario».
«Insomma – conclude il presidente dell’Auser – la Card per i poveri di Tremonti fa pensare a una politica vecchia e demagogica, un provvedimento dal sapore populista, lontano anni luce dalle vere esigenze di questo Paese». (G.C.)
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