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Quei diritti non sono stati dimenticati

E alla fine – anche se a manifestazione conclusa – una risposta è giunta, da parte del Comune di Genova, a Giorgio Genta, della Federazione Italiana ABC (Associazione Bambini Cerebrolesi), che da queste stesse pagine (con il testo disponibile cliccando qui) aveva lamentato la mancanza di riferimenti diretti alle persone con disabilità e in particolare ai diritti delle bambine e dei bambini con disabilità, nell’ambito della manifestazione Genova, città dei diritti, svoltasi nel capoluogo ligure fino al 26 luglio scorso.
A scrivere è stato Nando Dalla Chiesa, collaboratore del sindaco Marta Vincenzi per la promozione della città, che di quell’iniziativa è stato uno dei principali promotori.
Ben volentieri diamo spazio alla sua lettera, attendendo a questo punto che nell’ambito del «percorso più esteso» da lui stesso indicato, ci si occupi prossimamente di quei diritti di cui non si è parlato nei giorni scorsi a Genova.

Nando Dalla Chiesa è collaboratore del sindaco di Genova Marta Vincenzi, per la promozione della città«La manifestazione Genova, città dei diritti è stata organizzata per la prima volta quest’anno, in occasione delle celebrazioni nazionali per la duplice ricorrenza del 60° anniversario dell’emanazione della Carta Costituzionale e della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo e per i festeggiamenti in onore di Don Andrea Gallo, che molto ha fatto nella nostra città per il rispetto dei diritti dei deboli.
Per tali ragioni, nella programmazione delle iniziative di questa prima edizione, si è voluto partire da considerazioni molto generali e universali sui diritti umani giuridicamente intesi, vale a dire quelli che attengono all’integrità e alla libertà della persona di fronte all’autorità e sui diritti sociali giuridicamente intesi, inclusi i diritti delle fasce più deboli della società, ma in un quadro globale.
La nostra intenzione è di proseguire, nelle previste prossime fasi, ad approfondimenti più specifici e mirati sul tema dei diritti riferiti a varie categorie di persone. Come avrà potuto rilevare, mancano in questa rassegna, per esempio, i riferimenti ai diritti delle donne e di altri soggetti: non per dimenticanza, ma, ribadisco, soltanto perché si è al primo gradino di un percorso più esteso, che sarà ampliato e continuerà nel tempo.
I diritti dei bambini e delle bambine con gravi disabilità sono al confine tra i diritti fondamentali umani giuridicamente intesi e i diritti sociali giuridicamente intesi. Per questa contiguità e delicatezza saranno sicuramente i primi ad essere presi in considerazione in un prossimo ciclo e in questa prospettiva, se lo desidera, potrà fornire il Suo contributo di testimonianza e di pensiero, che sarà particolarmente gradito.
L’intento della Civica Amministrazione è quello di fare in modo che Genova possa porsi come riferimento nazionale e internazionale al servizio della causa umana più grande: la difesa delle libertà fondamentali della persona. Il Comune candiderà Genova a sede dell’Agenzia Europea per i Diritti dell’Uomo: una scelta politica di grande rilevanza, un segnale importante che testimonia della centralità di cui queste tematiche godono nel programma amministrativo.
È nostro auspicio che l’attenzione che la nostra città riserva ai diritti di tutti, già marcata e costante, possa crescere, espandersi e coinvolgere in maniera sempre più forte l’opinione pubblica, anche attraverso iniziative quale quella che abbiamo appena avviato, che promuovono il dibattito e la riflessione.                                                                                                         Nando Dalla Chiesa [grassetti redazionali]»

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