Strategie per l’autismo in età adulta

Com’è ormai ben noto, l’autismo non termina con l’infanzia e pur essendo possibile trattarlo appropriatamente, esso perdura per tutta l’esistenza, necessitando di adeguate misure volte a garantire lo sviluppo delle potenzialità individuali. Un importante convegno tutto dedicato all’autismo in età adulta è quello che si terrà a Lucca il 18 ottobre, a cura del CESVOT (Centro Servizi Volontariato Toscana), in collaborazione con l’ANGSA Toscana (Associazione Nazionale genitori Soggetti Autistici)

Giovane in piedi porge un foglio a un giovane seduto visto di spalleI disturbi dello spettro autistico colpiscono sei bambini su mille, rappresentando quindi un disturbo comune nel campo della neuropsichiatria infantile. E tuttavia l’autismo non termina con l’infanzia: benché infatti vi siano percorsi abilitativi multidisciplinari, appropriati, intensivi, continuativi e coerenti, che possono contribuire a ridurre in modo significativo la dipendenza e i deficit secondari nelle persone che ne sono affette, le menomazioni che caratterizzano questi problemi perdurano per tutto l’arco dell’esistenza e necessitano quindi di adeguate misure di discriminazione positiva, volte a garantire lo sviluppo delle potenzialità individuali.

A tali problematiche sarà dedicato il convegno A misura d’uomo. Principi, strategie e nuove prospettive per l’autismo in età adulta, che si terrà sabato 18 ottobre a Lucca (Villa Bottini, Via Elisa, ore 8.45-18.30), a cura del CESVOT (Centro Servizi Volontariato Toscana), in collaborazione con l’ANGSA Toscana (Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici).
«L’entrata in vigore della Convenzione delle Nazioni Unite sui Diritti delle Persone con Disabilità – sottolineano gli organizzatori dell’incontro – apre nuove prospettive nel campo dell’educazione, della salute e dell’abilitazione delle persone con disabilità, comprese quelle che, come le persone con autismo, presentano necessità di un sostegno più intenso. Questo evento intende dunque fornire indicazioni specifiche sugli aspetti normativi, organizzativi e strategici, atti a garantire agli adulti con autismo percorsi appropriati verso l’indipendenza, la partecipazione e le pari opportunità di cittadinanza, passando in rassegna le evidenze empiriche disponibili in termini di interventi e di servizi per l’età adulta, senza trascurare gli orientamenti europei attuali in tema di controllo della qualità della vita».

Un convegno, quindi, destinato a volontari, operatori, genitori di persone affette da autismo, ma anche ad istituzioni pubbliche e private, a medici e studiosi della malattia, il cui scopo principale è quello di far conoscere le nuove strategie che possono permettere ai volontari, nonché alle strutture sanitarie (pubbliche e private) di affrontare con maggiore cognizione di causa e con nuovi strumenti l’autismo, specie quello in età adulta, quando, in genere, i pazienti vengono abbandonati a se stessi e ai soli sforzi delle famiglie d’origine.

Dopo il benvenuto degli organizzatori e il saluto delle autorità, aprirà gli interventi Gianni Salvadori, assessore alle Politiche Sociali della Regione Toscana (Proposte e politiche per le pari opportunità per gli adulti con autismo: le Fondazioni di partecipazione).
Successivamente, a condurre la sessione denominata L’autismo al centro dell’intervento sarà Giacomo Vivanti, psicologo evolutivo, clinico e ricercatore al MIND Institute UC Davis (Stati Uniti), che si soffermerà anche sul tema Traiettorie evolutive nell’autismo dall’infanzia all’età adulta, seguito da Michael D. Powers, psicologo evolutivo, direttore del Centro per bambini con necessità speciali a Tolland, Connecticut (Stati Uniti) e assistente di psicologia clinica allo Yale Child Study Center (Approcci abilitativi basati sull’evidenza per l’autismo in età adulta).
I lavori proseguiranno nel pomeriggio con Giampaolo La Malfa, specialista in Psichiatria e Neurologia, dirigente dell’Unità Operativa di Psichiatria dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Careggi di Firenze (L’Uomo al centro dell’Intervento), Donata Vivanti, presidente di Autismo Italia ONLUS e vicepresidente di Autism-Europe, oltre che dell’EDF (European Disability Forum) (Dalla parte degli utenti: abilitazione e diritti nella Convenzione delle Nazioni Unite), Marzia Fratti, funzionario della Regione Toscana che si occupa delle politiche integrate per la formazione e la tutela della salute mentale (Il “Treatment gap” e la programmazione regionale dei servizi per gli adulti con autismo) e ancora con Giampaolo La Malfa (Qualità di vita e qualità dei servizi per gli adulti con autismo).

Concluderà la giornata la tavola rotonda denominata Esperienze e buone pratiche d’intervento per l’autismo in età adulta, con la partecipazione di Marco De Caris, psicologo, specializzato in terapia comportamentale ed esperto nel campo dell’autismo, Francesca Faggi, psicologa, specializzata nell’intervento cognitivo e comportamentale per l’autismo, Michele Zappella, specialista in Neuropsichiatria Infantile, Pediatria e Neurologia, direttore del Reparto di Neuropsichiatria Infantile dell’Ospedale Universitario di Siena, Giovanni Marino, presidente dell’ANGSA Nazionale, Marino Lupi, presidente di Autismo Toscana, Agostino D’Ercole, presidente della FISH Toscana (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), Incoronata Favatà ed Enrico Marchi dell’Unità Funzionale di Salute Mentale Infanzia e Adolescenza dell’Azienda USL 2, Vania Nottoli, presidente dell’ANFFAS di Lucca (Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale) e il già citato Michael D. Powers. (S.B.)

Per richiedere materiale sull’evento e per ulteriori informazioni:
CESVOT, Delegazione di Lucca
tel. 0583 316914,
del.lucca@cesvot.it.
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