Voci nel Vento al Motor Show di Bologna

Un progetto che si rivolge alle tante vittime nel nostro Paese di incidenti stradali i quali, secondo stime attendibili, rendono disabili nel nostro Paese ben 25.000 persone ogni anno. L’iniziativa – presentata in questi giorni al Motor Show di Bologna – punta ad assistere questi cittadini e a reinserirli nel mondo del lavoro, aiutandoli a ritrovare una propria autonomia economica e una migliore qualità di vita

Il logo del Progetto «Voci nel Vento»C’è anche spazio per la solidarietà alla trentatreesima edizione del Motor Show, il Salone Internazionale dell’Automobile in programma alla Fiera di Bologna fino a domenica 14 dicembre. Nel corso della manifestazione, infatti, è prevista la presentazione alla stampa e al pubblico, da parte di Conti Editore (specializzato nella pubblicazione di periodici dedicati al mondo dei motori e dello sport, tra cui «Autosprint», «Moto Sprint» e «Guerin Sportivo») del progetto Voci nel Vento (presso il Padiglione 21), promosso dall’omonima associazione e rivolto alle vittime di incidenti stradali e alle loro famiglie.

L’iniziativa si pone come momento di riflessione sui sempre più numerosi eventi tragici che quotidianamente accadono sulle strade italiane e che ogni anno falciano 5.000 vite, provocando 330.000 feriti e rendendo disabili, con un’invalidità superiore al 60%, ben 25.000 persone, in prevalenza giovani di età compresa tra i 15 e i 35 anni.
Voci nel Vento si rivolge dunque alle persone con handicap derivati da incidenti (e relative famiglie), con l’obiettivo di assisterle e inserirle nel mondo del lavoro, aiutandole a ritrovare una propria autonomia economica e una migliore qualità di vita.
L’iniziativa – che prenderà l’avvio a partire dal mese di gennaio del 2009 – prevede, nell’arco di quattro anni, l’installazione di cinquecento punti d’ascolto a mezzo web-radio (VentoPoint), opportunamente dislocati lungo la fascia costiera italiana (i primi sei, entro maggio 2009, saranno in Veneto, Liguria, Toscana, Puglia, Sicilia, Sardegna).
I VentoPoint, in costante collegamento con il Centro di Ascolto di Voci nel Vento, verranno dati in gestione alle stesse persone con disabilità e alle famiglie che le hanno in carico e saranno adibiti alla salvaguardia dell’uomo in mare, alla comunicazione a mezzo web-tv per attività sul territorio e ai servizi per i diportisti.
Prima di prendere impiego, il personale dei VentoPoint verrà adeguatamente formato attraverso due corsi di formazione professionale: uno di addetto alla security, con docenti della Marina Militare e l’altro di addetto al sistema TV, con docenti di Hello TV, partner dell’iniziativa.

Un progetto ambizioso, dunque, a sostegno della solidarietà e dell’impegno sociale verso le persone con disabilità fisica e le loro famiglie, fortemente voluto da Mario Zamboni, presidente dell’Associazione Voci nel Vento e condotto in collaborazione con la Marina Militare, le Capitanerie di Porto e la Lega Navale Italiana.
Tra i vari partner, da segnalare anche Emilio Mortilla, Presidente di Ageing Society, osservatorio della terza età che si occupa di disabilità e che partecipa attivamente con le proprie strutture nazionali e internazionali, e Laura Gelmini, consulente del Ministero della Sanità e responsabile per il Progetto dei Rapporti con le Istituzioni e le Relazioni Esterne. (Cadigia Hassan)

Per ulteriori informazioni:
– Ufficio Stampa Associazione Voci nel Vento
tel. 049 8641399,
cadigiahassan@hotmail.com.
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