- Superando.it - https://www.superando.it -

Il Manifesto dell’EDF ai politici europei

L’obiettivo del Manifesto promosso dall’EDF (European Disability Forum) in vista delle Elezioni Europee del giugno 2009 è di fare della discriminazione sulla base della disabilità «un ricordo della storia, del passato», affinché la mancanza di pari opportunità e di inclusione sociale e il non rispetto dei diritti umani non caratterizzino più il futuro della nostra società.La sede di Strasburgo del Parlamento Europeo
Ventisette i Paesi – tra cui per la prima volta Bulgaria e Romania – che parteciperanno all’elezione dei 736 futuri membri del Parlamento Europeo, l’unico organismo dell’Unione che viene eletto direttamente dai suoi 515 milioni di cittadini e che ha come obiettivo quello di rappresentarli tutti, «giocando, inoltre – spiegano dall’EDF – un ruolo fondamentale nella difesa degli interessi e nella promozione dei diritti di quelli con disabilità».

E in occasione di questo importante appuntamento, è proprio ai futuri membri del Parlamento che il Forum ha deciso di rivolgersi, «affinché essi colgano questa opportunità per assumersi degli impegni seri e “solidi” – continuano dall’EDF – per cercare concretamente di andare verso una società europea che sia veramente inclusiva nei confronti delle persone con disabilità. Durante e dopo la fase elettorale, aumentare la consapevolezza sul tema della disabilità e mantenere quest’ultimo al “top” dell’agenda politica europea continuerà ad essere uno dei maggiori obiettivi dell’attività e dell’impegno dell’EDF».
Per fare questo, il 3 dicembre scorso – Giornata Internazionale ed Europea delle Persone con Disabilità – il Forum ha appunto diffuso un Manifesto, sempre all’insegna del motto Niente sulle persone con disabilità, senza le persone con disabilità, in cui attraverso dieci punti prioritari espone le proprie richieste. Le quali sono strettamente collegate a quelle che furono alla base della campagna 1million4disability, promossa dall’EDF nel 2007 e sostenuta da oltre 1.300.000 cittadini dell’Unione. (C.N.)

Manifesto dell’EDF per le Elezioni Europee del 2009
Tutti/e i/le cittadini/e dell’Unione Europea saranno chiamati/e a partecipare alle Elezioni Parlamentari Europee, il più importante processo democratico diretto all’interno dell’Unione, che si terranno nel giugno del 2009.
Si tratta di un’opportunità unica per i futuri membri del nuovo Parlamento per prendere impegni solidi e per andare verso cambiamenti concreti, che possano assicurare ai/alle cittadini/e con disabilità di godere pienamente dei propri diritti civili, sociali, economici e politici.

Noi cittadini/e con disabilità desideriamo partecipare alla costruzione di un’Unione Europea fatta per i/le Cittadini/e. Quindi, chiediamo che le nostre necessità e i nostri diritti vengano tenuti in considerazione nell’ambito delle seguenti priorità.

1. Il diritto a pari opportunità di accesso al voto e di partecipazione alle campagne elettorali.
2. Un Parlamento Europeo per Tutti/e.
3. Una rapida ratifica e implementazione della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità.
4. Un ampio accordo che definisca impegni e obiettivi in ambito di disabilità a livello europeo.
5. Il diritto a partecipare ai processi decisionali all’interno dell’Unione e a includere il tema dei diritti delle persone con disabilità in tutte le aree interessate dalle politiche dell’Unione Europea e da quelle nazionali.
6. Il diritto a pari opportunità, anche di accesso, in ambito scolastico-educativo.
7. Il diritto a una parità di trattamento in ambito lavorativo.
8. Il diritto alla protezione e alla sicurezza sociali e a un reddito decoroso.
9. Il diritto a vivere in modo autonomo e indipendente all’interno della comunità e a prendere personalmente le decisioni che riguardano la propria vita.
10. Il diritto ad accedere a beni, servizi, trasporti pubblici, infrastrutture pubbliche e agli strumenti per la comunicazione e l’informazione.

Il testo del Manifesto è stato modificato – dopo la prima pubblicazione – tenendo conto sia dei cittadini che delle cittadine dell’Unione Europea, come correttamente richiesto da una nostra lettrice e collaboratrice.

Please follow and like us:
Pin Share