Una versione del mobile wireless contenente tutte le funzioni professionali (tra cui intranet, e-mail, agenda, office) e soprattutto accessibile anche per chi ha impedimenti alla vista, all’udito o ai movimenti: è quanto propone il Progetto MWA (Mobile Wireless Accessibility) di IBM, presentato qualche settimana fa nel corso di HANDImatica, la mostra-convegno sulle tecnologie per la disabilità, organizzata a Bologna dalla Fondazione ASPHI (Avviamento e Sviluppo di Progetti per ridurre l’Handicap mediante l’Informatica), della quale si può leggere nel nostro sito il resoconto conclusivo, disponibile cliccando qui.
Il mobile wireless è un’iniziativa per l’accessibilità delle tecnologie sul lavoro sviluppata in parallelo al Progetto ADAMO (Accessibilità ai Dispositivi e alle Applicazioni basate sul MObile), per lo studio e il potenziamento della compatibilità delle tecnologie mobili con le persone disabili.
Partecipato da ASPHI, dal Politecnico di Milano e dagli operatori Telecom, Vodafone, H3g e Wind, ADAMO ha completato la sua prima fase con risultati significativi anche per l’universo delle professioni.
«Il progetto – ha spiegato a Bologna il vicepresidente di ASPHI Carlo Gulminelli, nel corso del seminario su Mobile-Wireless per i cittadini con disabilità – ha portato anche alla creazione del rapporto annuale Ict accessibile e disabilità, pubblicato per la prima volta nel maggio di quest’anno. Una parte del fascicolo è proprio dedicata al lavoro, con le interviste ai dirigenti del personale di 97 medie e grandi imprese e di 1.050 piccole imprese sull’utilizzo delle tecnologie da parte del personale disabile nelle loro aziende».
Sono invece ormai una trentina le aziende italiane che hanno aderito alle Linee guida per l’integrazione delle persone disabili in azienda, programma avviato da ASPHI per favorire l’inserimento lavorativo e la professionalità dei lavoratori con disabilità: tra di esse l’INPS, l’INAIL, l’IBM, il Politecnico e l’Università Statale di Milano, l’Unicoop di Firenze.
«Il sottotitolo del programma Linee guida è Da obbligo a risorsa», spiega Luigi Rossi, responsabile di ASPHI Lavoro. «Da un lato, quindi, lavoriamo per accrescere in modo accattivante le competenze delle persone disabili, dall’altro per convincere le aziende a superare eventuali pregiudizi e scoprire i punti di forza di ogni persona».
E dunque corsi (tra i quali i programmi di formazione dell’ASPHI per sensibilizzare i dirigenti aziendali ai temi della disabilità Hr Value), scambi di buone pratiche tra le imprese coinvolte e iniziative organizzate dalle aziende per il personale interno: queste sono le azioni chiave di tale programma.
Da segnalare, tra i progetti presentati a Bologna in novembre, anche l’iniziativa del Gruppo Hera (Holding Energia Risorse Ambiente), che ha coinvolto personale con disabilità e dirigenti per comprendere da vicino le potenzialità e le criticità interne all’azienda.
Infine, la maggiore facilità di diventare esperti di meccatronica [la scienza che studia il modo di fare interagire la meccanica, l’elettronica e l’informatica, al fine di automatizzare i sistemi di produzione, semplificando il lavoro umano, N.d.R.] anche da parte delle persone audiolese, è stata testimoniata durante HANDImatica 2008 da JOS, innovativo programma che ha dato vita alla produzione di materiale didattico nel Linguaggio dei Segni.
«JOS, acronimo di Job option with sign language, è un progetto europeo organizzato nell’ambito del Programma Leonardo cui ASPHI partecipa», ha dichiarato ancora Rossi. «Grazie a tale iniziativa, è stata svolta la formazione di docenti in grado di insegnare l’Autocad, un linguaggio di programmazione diffuso per le macchine utensili. Il messaggio che un programma come questo lancia alle aziende è che le persone audiolese possono apprendere meglio se la formazione viene fatta con strumenti adeguati e raggiungere quindi livelli elevati di competenza». (Ufficio Stampa Agenda)
Fondazione ASPHI, tel. 051 277825 – 823, handimatica@asphi.it.