Il viaggio è tanto bello anche con i disabili!

È uno dei concetti che stanno alla base di Strabordo, una nuova associazione che organizza “viaggi meravigliosi”, aperti ad “abili” e disabili, con uno sguardo particolare all’accessibilità. Ne abbiamo parlato con le tre amiche che insieme hanno lanciato questa iniziativa, impegnate anche a sensibilizzare l’opinione pubblica sul problema delle barriere, tramite convegni, eventi e attività di consulenza

Stefania, Valeria e Paola, le tre amiche che hanno creato l'Associazione Strabordo, qui in viaggio in Marocco«Stefania, biologa, fanatica della fotografia, Valeria, fisioterapista, che progetta sogni e Paola, logopedista, amante del mare»: si presentano così, nel loro sito, le tre amiche promotrici di Strabordo, una nuova Associazione con sede a Fabriano (Ancona), che si propone innanzitutto di «collaborare all’organizzazione di viaggi meravigliosi, alla scoperta di nuovi orizzonti, con uno sguardo particolare al superamento delle barriere architettoniche, al fine di rendere il viaggio stesso il più accessibile possibile».
Proviamo a conoscere meglio le dirette interessate.

A chi si rivolge esattamente Strabordo?
«Proponiamo i nostri viaggi a tutti, “abili” e disabili, prestando sempre attenzione a garantire la qualità e l’economicità delle proposte. Vorremmo insomma invitare a salire a bordo chiunque, anche se la nostra Associazione deve ancora crescere e per il momento siamo in grado di proporre viaggi adatti per lo più a persone paraplegiche o comunque con un buon uso degli arti superiori.
E in ogni caso l’invito a partecipare si rivolge anche agli “abili” che amano viaggiare, conoscere nuove persone e che, se serve, non abbiano incertezze a dare una mano per risolvere qualche piccolo problema».

Quali sono i punti principali sui quali intendete basare la vostra attività?
«Sappiamo per esperienza personale che organizzare un viaggio è sempre molto difficoltoso e per questo abbiamo pianificato alcuni punti sui quali si fonda la nostra attività. Innanzitutto scegliere la meta e collaborare con l’agenzia di viaggio nel progettare l’itinerario, affinché quest’ultima sia attenta ai problemi di movimento dei partecipanti; poi aggregare e organizzare il gruppo ed effettuare il cosiddetto pre-scouting [“pre-monitoraggio”, N.d.R.], per verificare dettagliatamente la fattibilità dell’itinerario e l’accessibilità degli alberghi; e ancora, utilizzare le immagini più belle dei viaggi per sensibilizzare, in modo diverso e piacevole, l’opinione pubblica verso la disabilità e in particolare verso i problemi legati alle barriere architettoniche; promuovere infine la riedizione dei viaggi già testati.
Ci preme per altro sottolineare che l’attenzione alle esigenze delle persone con disabilità non altera affatto la bellezza del viaggio e non ne limita in alcun modo la godibilità».

Prevedete qualche supporto particolare per le persone con disabilità?
«Ci occupiamo di fornire un aiuto attraverso l’erogazione o l’informazione di servizi esistenti o ausili. In senso generale, poi, ci sentiamo fortemente impegnate a promuovere la cultura dell’accoglienza e a sensibilizzare l’opinione pubblica rispetto ai problemi delle persone con disabilità, tramite iniziative, eventi pubblici e presenza sui mass media, nella convinzione che una società con meno barriere sia una società migliore per tutti. In tal senso svolgiamo anche attività di consulenza, per favorire l’accessibilità delle strutture turistiche sul nostro territorio».

Quali sono le esperienze finora “andate a segno”?
«La prima ci ha visti impegnati come collaboratori dell’organizzazione non governativa Tilicho “Health For Everyone” ONLUS, nella realizzazione del viaggio Nepal per tutti. Entusiasti di quell’esperienza, abbiamo deciso di “lanciarci” in proprio nel promuovere un meraviglioso viaggio in Marocco, da Fes e per il deserto, attraversando le montagne dell’Alto Atlante, fino a Marrakech, città simbolo e cuore storico del paese.
Il nostro viaggio successivo è stato ancora in Africa, esattamente in Namibia, terra selvaggia e affascinante. Qui, con alcuni fuoristrada, abbiamo attraversato estesi altipiani e il deserto del Namib, fino all’Oceano Atlantico e al parco dell’Etosha».

Prossimi obiettivi?
«Per il 2009 riproporremo le mete già testate, oltre a dei viaggi nelle capitali europee. Per fine anno, poi, stiamo valutando la fattibilità di un “viaggio-avventura”, con moto e quad, in Patagonia». (Stefano Borgato)

Per ulteriori informazioni:
Associazione Strabordo, Via Don Minzoni, 98, 60044 Fabriano (Ancona), tel. 0732 226021, strabordo@gmail.com, www.strabordo.org.
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