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Si sperimentano le cartelle cliniche informatizzate

Due medici in ospedale davanti a un computerUn software che sostituisce la cartella clinica compilata a mano, che molto spesso porta ancora oggi ad errori dovuti all’identificazione esatta dei pazienti: è sufficiente, infatti, una calligrafia incomprensibile o un errore di trascrizione e un farmaco può essere somministrato alla persona sbagliata.
Questa è la base del progetto pilota in fase di sperimentazione al Policlinico San Matteo di Pavia, che verrà presentato nell’ambito di TGO, la Mostra Convegno dedicata alle tecnologie e alla gestione ospedaliera, in programma a Cremona dal 2 al 4 aprile prossimi, appuntamento unico in Italia, che riunisce le diverse professionalità coinvolte nella difficile valutazione delle tecnologie sanitarie.

«Il notebook [computer portatile, N.d.R.] utilizzato per questa nuova cartella clinica – spiega Paolo Lago, responsabile della Struttura Complessa di Ingegneria Clinica del Policlinico pavese – sarà trasportabile sul carrello dei medicinali, così da permettere la consultazione della cartella del paziente da parte del caposala, riducendo in questo modo gli errori identificativi legati ad esempio alla somministrazione dei farmaci. I dati informatizzati seguiranno il paziente dal suo ingresso in ospedale per tutto l’iter della sua degenza, fino alla dimissione. Essi saranno immediatamente consultabili dal medico nel corso del ricovero, ma anche successivamente, accedendo all’archivio dell’ospedale. Le cartelle cliniche potranno essere richiamate dal medico in qualsiasi momento per inserire tutte le operazioni che riguardano i pazienti, anche se questi si trasferiranno da un reparto all’altro; una notevole ottimizzazione dei tempi, con grande risparmio dell’ormai obsoleto supporto cartaceo».

Questa tecnologia innovativa, dunque, sarà a breve applicata a tutti i cinquecento posti letto che si stanno creando con la ristrutturazione del Policlinico San Matteo.  Oltre poi al notebook trasportato sul carrello dei farmaci, ad ogni letto di degenza verrà applicato un monitor touch screen, con un costo previsto di 400-500 euro ciascuno e con una duplice funzione: rivolto verso il lato paziente potrà essere utilizzato come un normale computer, mentre rivolto verso il medico, lo schermo assumerà la funzione di cartella medica informatizzata.

In questo progetto del San Matteo di Pavia è evidente l’applicazione delle norme che regolano l’Health Technology Assessment (HTA), vale a dire il processo di valutazione e di acquisizione delle tecnologie sanitarie, che mira ad utilizzare le risorse finanziarie disponibili con la massima trasparenza, oggettività e condivisione delle scelte, valutando dove e come è meglio spendere per ottenere il massimo risultato in termini di salute.

Per ulteriori informazioni: Paolo Bodini, Ufficio Stampa CremonaFiere, tel. 0372 598206 – 328 8110115, comunicazione@cremonafiere.it.
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