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Scene da saloon sulla pelle delle persone con disabilità

Uomo con le mani sul volto in un'espressione di disperazioneAvevamo cercato di raccontarla anche con un pizzico di ironia, la storia di Grumo Appula, Comune di circa 13.000 abitanti in provincia di Bari, “complimentandoci” con il sindaco Vito Panzarino per la sua scelta di installare nel centro storico alcuni archetti antisosta, utili, a suo dire, a scoraggiare il passaggio dei motorini, creando in realtà delle barriere architettoniche vere e proprie. Il tutto documentato dal TG Regionale della Puglia, con tanto di intervista al sindaco e dichiarazioni del tipo «queste non sono barriere architettoniche e anche i disabili devono adeguarsi» (il nostro servizio, intitolato Complimenti, professor Panzarino! è disponile cliccando qui).
Avevamo naturalmente segnalato anche che la FISH Puglia (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) aveva chiesto il commissariamento del Comune di Grumo, per violazione del
DPR 503/96 e delle norme contenute nella Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, recentemente ratificata dal Parlamento Italiano.
Oggi, però, a giudicare da quanto ci racconta la stessa FISH Puglia, tramite le parole del suo presidente Vincenzo Falabella, che qui di seguito riportiamo, resta ben poco spazio per l’ironia. Altro che Convenzione ONU e diritti umani: qui siamo in tutt’altra dimensione spaziale e temporale! C’è davvero ancora tanto da lavorare… (S.B.)

«Il 31 marzo, al Consiglio Comunale di Grumo Appula, sindaco, assessori e consiglieri hanno ancora una volta usato in modo scorretto la disabilità per incontrarsi e scontrarsi.
All’ordine del giorno gli ormai “celebri” archetti antisosta di Via Immacolata, una barriera architettonica creata ad arte per ostacolare il passaggio delle mamme che spingono una carrozzina, degli anziani che usano il bastone per appoggiarsi e delle persone disabili che usano le carrozzine elettriche per uscire di casa.
I cittadini presenti tra il pubblico hanno dovuto assistere a una scena di vero e proprio degrado culturale che ha messo in luce la mancanza di educazione e di senso civico degli attuali Amministratori di quel Comune. Ecco i fatti.
Il sindaco Vito Panzarino ha preso di mira i consiglieri della minoranza. La consigliera Maria Mastrandrea ha aggredito verbalmente il consigliere Michele D’Atri, lanciando improperi e urla prorompenti. Era stato proprio quest’ultimo a leggere la lettera firmata da chi scrive e inviata al Prefetto, con la richiesta di commissariamento del Comune. Ma il Sindaco ha affermato “di non avere alcun timore”, in quanto Un archetto antisosta simile a quelli ormai «celebri» di Grumo Appulasecondo lui “queste non sono barriere architettoniche“.
E ancora, tutti i rappresentanti dell’attuale Amministrazione Comunale hanno perso due ore, in preda ad una rabbia letteralmente “animalesca”, ad insultarsi, a denigrare il loro stesso operato, per concludere alla fine che la barriera architettonica rappresentata dagli archetti resterà, simbolo – a parer nostro – della cocciutaggine, dell’insensibilità e dell’arroganza di questi politici.
Era presente anche Nicola P., padre di una persona con grave disabilità, che non sopportando tali improperi e giustamente stressato dalle sue problematiche familiari, è intervenuto urlando “Vergognatevi!”.
A questa “sceneggiata politica” ha assistito anche il Maresciallo dei Carabinieri, che ha dovuto intervenire più volte per sedare le risse che avvenivano sia all’interno della Sala Consiliare che nelle stanze adiacenti…
Mai le persone con disabilità di Grumo Appula erano state oggetto di tante offese e nessuno degli Amministratori ha per un momento considerato che si tratta di persone, persone sensibili, infelici, impossiblitate ad uscire dalla propria abitazione senza l’aiuto dei parenti e soprattutto prive di quei servizi essenziali previsti e finanziati ampiamente dalla Regione Puglia attraverso il Piano di Zona per l’Assistenza Socio-Sanitaria.
Cari Amministratori Comunali, se avete ancora un po’ di dignità dimettetevi e chiedete scusa all’intera cittadinanza, pregando la parte sana della popolazione di sostituirvi ed evitando di condannare quella comunità all’oscurantismo e alla mancanza di azioni propositive e costruttive.

Vincenzo Falabella – presidente della FISH Puglia (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap)».

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