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I ritardi del cinque per mille arrivano in Senato

Disegno di mano aperta in blu sopra alla scritta 5xmilleSolo due giorni fa avevamo ripreso una nota diffusa dal Forum del Terzo Settore, nella quale il portavoce Andrea Olivero aveva ancora una volta denunciato come tante organizzazioni del Terzo Settore fossero in attesa dello sblocco del cinque per mille versato ad esse dai contribuenti, fatto «ormai insostenibile, che rischia di compromettere la realizzazione di un gran numero di attività sociali» (se ne legga cliccando qui).

A recepire ora tali istanze è arrivata anche un’Interrogazione al Senato a Risposta Scritta, presentata dalla senatrice Cinzia Maria Fontana e indirizzata al Ministro dell’Economia e delle Finanze e a quello del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali.
«L’istituzione del cinque per mille – scrive Fontana – introdotta con l’art. 1, comma 337, della legge 266/2005 e confermata negli anni successivi, dà la possibilità ai contribuenti di destinare una quota pari al 5 per mille dell’IRPEF a finalità di sostegno del volontariato, delle organizzazioni non lucrative di utilità sociale e delle associazioni di promozione sociale, delle fondazioni nazionali di carattere culturale e delle associazioni sportive dilettantistiche, nonché di finanziamento agli enti della ricerca scientifica, delle università e della ricerca sanitaria».
«In tal senso – prosegue il testo – è ormai ampiamente riconosciuto il valore di detto istituto, come dimostrato dal successo ottenuto in questi anni in termini di adesione da parte dei cittadini contribuenti». E tuttavia, sottolinea la senatrice, «si stanno accumulando forti e gravi ritardi nell’erogazione dei fondi spettanti alle associazioni e agli enti destinatari del 5 per mille: il pagamento delle quote relative all’esercizio finanziario 2006 non risulta ad oggi ancora concluso per circa il 20% dei beneficiari; per le quote relative all’esercizio finanziario 2007 non è stata al momento attivata alcuna procedura di liquidazione e, di fatto, non sono stati ancora nemmeno pubblicati i dati riferiti alle quote in euro destinate a ciascun ente».
«Tali ritardi – rileva Fontana – rischiano di determinare un duplice effetto negativo: alimentare una crescente diffidenza dei contribuenti nei confronti dell’amministrazione fiscale dello Stato; vanificare la finalità stessa dell’istituto in oggetto, essendo le associazioni e gli enti impossibilitati ad attuare i progetti a finalità sociale previsti. Ciò è tanto più preoccupante in questo momento di particolare gravità della crisi economica, in cui le associazioni si trovano ad affrontare e gestire le sempre più numerose richieste provenienti da persone e famiglie in difficoltà».
«Si chiede di sapere – è la conclusione dell’Interrogazione – quali interventi immediati i ministri in indirizzo intendano assumere al fine di garantire al più presto la liquidazione dei fondi residui del 5 per mille 2006 e dei fondi del 5 per mille 2007 e 2008 a ciascun soggetto destinatario della scelta dei contribuenti e quali i tempi di erogazione».
Si attende naturalmente la risposta dei Ministri, auspicando che arrivi in tempi ragionevoli. (S.B.)

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