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Piena cittadinanza ai Cittadini con epilessia: una spinta dall’Europa

Giovanni Battista Pesce, presidente dell'AICE (Associazione Italiana contro l'Epilessia)Abbiamo già riferito in varie occasioni delle principali battaglie condotte dall’AICE (Associazione Italiana contro l’Epilessia), che vanno dal supporto alle ricerche sulle epilessie farmacoresistenti alla promozione della piena cittadinanza per gli oltre 350.000 cittadini italiani coinvolti in questo problema. Tra gli altri punti principali, vi è anche la rivendicazione di un vero e proprio diritto negato, quello cioè del riconoscimento dei casi di guarigione, una questione che si ripercuote pesantemente sui problemi connessi alla patente di guida.
Va ricordato, ad esempio, che risale a poco più di due mesi fa l’ultimo di una lunga serie di casi – da noi denunciato (se ne legga cliccando qui) – riguardante un giovane della provincia di Vicenza, a proposito del quale il presidente dell’AICE Giovanni Battista Pesce aveva scritto: «Nonostante la sua guarigione, spontanea e da epilessia dell’infanzia sia certificata sin dall’età di 10 anni da un medico specialista del Servizio Pubblico, a 30 anni la Commissione Medico Locale di Vicenza ha, il 23 giugno, continuato a negargli la patente. L’AICE, dunque, sosterrà i ricorsi di questa persona sino al riconoscimento del suo diritto a guarire e ad essere pieno cittadino di questa Repubblica. Il ricorso al Ministero competente è già stato inoltrato».

Ebbene, dobbiamo ora registrare in tal senso la soddisfazione espressa dall’AICE di fronte a due Direttive Europee (la Direttiva 2009/112/CE della Commissione del 25 agosto 2009 recante modifica della Direttiva 91/439/CEE del Consiglio concernente la patente di guida e la Direttiva 2009/113/CE della Commissione del 25 agosto 2009 recante modifica della Direttiva 2006/126/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio concernente la patente di guida, consultabili cliccando rispettivamente qui e qui), che si occupano appunto di patenti in casi di epilessia, diabete mellito e disabilità visiva.
«L’AICE – è il commento di Giovanni Battista Pesce – saluta positivamente queste Direttive Europee che, in pieno accordo con la Proposta di Legge bipartisan presentata per l’Associazione dall’onorevole Barbara Saltamartini e da altri 77 Deputati, aggiorna le indicazioni ai riscontri scientifici e, offrendo maggiore sicurezza per tutti, rimuove le pesanti discriminazioni su quell’articolato mondo dell’epilessia composto da oltre 350.000 cittadini italiani».
La Proposta di Legge n. 2060/90 – richiamata da Pesce – è stata presentata alla Camera dalla deputata Barbara Saltamartini ed è effettivamente il frutto di un lungo lavoro di pressione svolto dall’AICE, che ne ritiene oggi assolutamente irrinunciabile la conversione in legge, auspicata entro la fine del 2009. Tra l’altro essa mette in evidenza il citato riconoscimento dei casi di guarigione, offre l’accesso ai percorsi integrativi per i casi di farmaco-resistenza e migliora appunto le questioni legate alla patente e/o alle agevolazioni alla mobilità per chi la patente non possa ottenerla, con un adeguamento alle indicazioni europee.

Tornando alle due Direttive Europee dei giorni scorsi, «finalmente – continua il presidente dell’AICE – non saremo più “schiacciati e rinchiusi” nei soli termini di epilessia e crisi. Le disposizioni, infatti, si confrontano con le diverse sindromi e le condizioni patologiche che non compromettono o compromettono la guida, ponendo per queste ultime le necessarie comunicazioni alle autorità competenti. Inoltre i casi di guarigione potranno essere riconosciuti e non discriminati come oggi (basti pensare all’obbligo di rinnovo biennale della patente per tutta la vita), con i tempi di rilascio e di rinnovo che saranno in armonia con le evidenze scientifiche, ovvero ridotti a un anno di assenza delle crisi in generale, con la possibilità anche di periodi minori in condizioni specifiche».
Particolarmente importante è rilevare che gli Stati saranno obbligati entro l’anno a uniformare la propria legislazione, ciò che, secondo Pesce, costituisce «un’ulteriore accelerazione a che vengano recepite le proposte dell’AICE per dare inclusione sociale alle persone con epilessia e alle loro famiglie, con il riconoscimento dei casi di guarigione, le giuste misure per l’integrazione scolastica, lavorativa e sociale e per la mobilità dei casi di farmacoresistenza».
A tal proposito, è la conclusione del comunicato, «l’AICE richiede al Presidente della Repubblica, ai Presidenti di Camera e Senato e a tutti i legislatori dell’Arco Costituzionale di calendarizzare a breve le azioni per recepire le Direttive Europee e contestualmente dare piena cittadinanza a tutti i cittadini italiani con epilessia». (S.B.)

Per ulteriori informazioni: AICE (Associazione Italiana contro l’Epilessia), tel. 392 8492058, assaice@iperbole.bologna.it.
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