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A Udine poche chiese accessibili, ma forse qualcosa sta cambiando

Il Tempio Ossario di Udine ha un montascale sul retro, che però non ha mai funzionatoSagrati sprovvisti di rampe d’accesso per le persone in carrozzina, montascale malfunzionanti e neppure un bagno attrezzato. Secondo un censimento realizzato dalla UILDM di Udine (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare), più della metà delle chiese presenti nella città friulana risulta inaccessibile e spesso, pur essendoci già i progetti di adeguamento, per realizzarli la Curia ha bisogno di autorizzazioni e di tanti soldi, trattandosi di edifici con secoli di storia alle spalle. Partecipare alla messa e agli altri riti religiosi resta dunque un’impresa per i fedeli in carrozzina.

«Vi sono poi – racconta il vicepresidente della UILDM di Udine Innocentino Chiandetti – anche esempi di interventi inutili, come quello, emblematico, riguardante il Tempio Ossario, con un montascale che non ha mai funzionato perché situato in un luogo non idoneo. Cosicché si può dire che posizionare servoscale, ovvero pedane elevatrici applicate alla parete, finisce spesso per risultare inutile o perché non funzionano oppure perché c’è comunque bisogno dell’aiuto di qualcuno addetto al loro utilizzo. Molto più semplice e pratico sarebbe invece prevedere rampe fisse a lato delle scalinate».
«Dai dati in nostro possesso – continua Chiandetti – su 44 chiese monitorate, soltanto 19 sono quelle fruibili da persone in carrozzina e appena 4 quelle dotate di bagno per disabili. Decisamente poche anche rispetto ai dati sull’accessibilità dei luoghi pubblici, dagli uffici ai bar, dove la percentuale si ferma al 45 per cento. Purtroppo, nei confronti di queste problematiche, i responsabili delle chiese hanno spesso dimostrato disattenzione».

Va notato per altro che i lavori di ristrutturazione sulla Cattedrale farebbero pensare a un’evoluzione in positivo della situazione. «A furia di insistere – sottolinea infatti Chiandetti – la Cattedrale è stata dotata di una rampa. Il bagno, però, non c’è ancora e il campanile resta inaccessibile». Molto bene, inoltre, anche una chiesa di recente costruzione, a San Domenico, vicino al Villaggio del Sole, una delle uniche quattro con il bagno accessibile. «Nel progetto – conclude il vicepresidente della UILDM di Udine – l’ingegner Alberto Caroncini ha badato a porre tutto su un unico piano, superando così anche il problema dell’altare, finalmente accessibile anche ai preti con disabilità e a tutti coloro che desiderano salire per le letture». (S.B.)

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