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Compartecipazione alle spese in Campania: un breve comunicato non basta

L'assessore alla Sanità della Regione Campania Mario SantangeloScovati in Campania i responsabili del buco della Sanità: i disabili gravi!: questo il titolo che avevamo usato nei giorni scorsi, riprendendo uno degli slogan più incisivi adottati durante una manifestazione di protesta promossa a Napoli da numerose associazioni, in riferimento a quella Delibera quanto meno discussa approvata dalla Giunta Regionale Campana in piena estate e riguardante la compartecipazione al costo delle prestazioni socio-sanitarie da parte delle persone con disabilità affette da demenze o non autosufficienti (si tratta esattamente della Deliberazione n. 1267, che si può leggere integralmente cliccando qui). Un provvedimento ritenuto da molte parti come incostituzionale, non avendo tenuto conto delle varie sentenze espresse in materia e che considera oltretutto l’indennità come fonte di reddito.

Una risposta apparentemente confortante arriva ora da Mario Santangelo, assessore alla Sanità della Regione Campania, tramite uno scarno comunicato stampa, rintracciabile nel sito della Regione stessa (cliccando qui), ove si legge: «L’assessore Regionale alla Sanità, rende noto che la Delibera Regionale numero 1267 concernente la compartecipazione dei cittadini alle spese per l’assistenza nelle Residenze sanitarie assistite e nei Centri diurni non è esecutiva perché va adeguata alla nuova riorganizzazione assistenziale in corso, che prevede una partecipazione meno onerosa per le categorie interessate [grassetto nostro, N.d.R.]».
A segnalarcelo è l’ANFFAS di Salerno (Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale), che però aggiunge anche come «a tale comunicazione non sia finora seguito nessun atto da parte della Giunta Regionale». Per questo Salvatore Parisi, coordinatore regionale della stessa ANFFAS in Campania, ha ritenuto di dare ugualmente mandato a un legale del Foro di Napoli, per la presentazione di un ricorso amministrativo avverso la Delibera di cui si parla.

Non mancheremo naturalmente di seguire gli sviluppi della questione, auspicando che la situazione possa evolversi nel modo voluto da tante associazioni campane, prima che si debba, una volta ancora, arrivare alla decisione di un Tribunale. (S.B.)

Sulla questione riguardante il provvedimento adottato dalla Giunta Regionale della Campania, suggeriamo anche la lettura – nel nostro sito – dei testi intitolati Quale futuro per i disabili in Campania?, disponibile cliccando qui; Scovati in Campania i responsabili del buco della Sanità: i disabili gravi!, disponibile cliccando qui; e Ecco perché la Regione Campania ha tassato disabilità, vecchiaia e demenza, disponibile cliccando qui; e inoltre, su questioni connesse, il testo intitolato Contenere la spesa non vuol dire tagliare la riabilitazione a chi ne ha bisogno, disponibile cliccando qui.
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