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L’inclusione sociale dell’adolescente con disabilità intellettiva

Persona con disabilità intellettiva insieme a una ragazzina«Per la persona con disabilità intellettiva il periodo dell’adolescenza risulta più impegnativo e complesso da affrontare, dal momento che le normali tensioni e attese sono amplificate, soprattutto nei genitori, dall’incertezza rispetto alle reali possibilità di poter offrire al proprio figlio un futuro “desiderabile”. La presenza del deficit, infatti, riduce inevitabilmente la possibilità di accesso in ambiti formativi, occupazionali e sociali, ma proprio per questo l’accompagnamento assume un’importanza fondamentale».
Viene presentato così il convegno denominato Risorse e interventi per l’inclusione sociale dell’adolescente con disabilità intellettiva. Passaggi e cambiamenti nella vita del disabile intellettivo e della sua famiglia: limiti e opportunità, che si terrà venerdì 9 ottobre a Padova (Istituto Teologico Sant’Antonio Dottore, ore 8.45-17), a cura dell’ANFFAS di Padova (Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale), del Villaggio Sant’Antonio di Noventa Padovana, della Fondazione IRPEA (Istituti Riuniti Padovani di Educazione e Assistenza) anch’essa di Padova, dell’Opera della Provvidenza Sant’Antonio e dell’Associazione Famiglie Ragazzi Disabili del Villaggio Sant’Antonio.

«Con tale appuntamento – spiegano i promotori – intendiamo soffermarci sull’analisi delle risorse da attivare e sui processi che favoriscono l’incontro con i bisogni della famiglia anche nella fase della vita coincidente appunto con l’adolescenza della persona con disabilità intellettiva. Attraverso la presentazione di alcune esperienze, si cercherà di analizzare quale livello di inclusione scolastica è possibile garantire oggi nella scuola secondaria di secondo grado, evidenziando poi i percorsi proposti dopo la scuola dell’obbligo e i criteri di accesso che ne favoriscono l’efficacia, con un’attenzione particolare al processo di orientamento. Si analizzerà infine in quale modo il Centro Diurno sia una risorsa per la crescita e lo sviluppo della persona, individuando possibili obiettivi di miglioramento».

Al Convegno – che continua un percorso iniziato nel 2008 con gli incontri denominati L’impatto con la disabilità e la costruzione del progetto di vita e L’inclusione del bambino disabile nella scuola e nei contesti sociali parteciperanno Luigi Croce, docente di Pedagogia della Marginalità e della Devianza dell’Università Cattolica di Brescia, Carlo Lepri, docente di Scienza della Formazione dell’Università di Genova, Luisa Molino, dirigente scolastico dell’Istituto d’Arte “P. Selvatico” di Padova, Antonio Valentini, direttore dell’Opera Don Guanella di Sondrio, Patrizia Sartori della Direzione Servizi Sociali dell’ULSS 16 di Padova, Maddalena Borigo Daniel, presidente dell’ANFFAS di Padova, Evelina Chiocca, presidente del CIIS (Coordinamento Italiano Insegnanti di Sostegno), Lilia Manganaro, dirigente nazionale dell’ANFFAS, Stefano Spreafichi, responsabile dell’Area Educativa dell’Opera della Provvidenza Sant’Antonio, Sandra Lupi Macrì, presidente dell’Associazione Familiari Disabili IRPEA, Marta Michelotto, direttrice del Centro Diurno IRPEA, Marisa Pagnin Ortolani, presidente dell’Associazione Famiglie Ragazzi Disabili del Villaggio Sant’Antonio e padre Danilo Salezze, direttore generale del «Messaggero di Sant’Antonio». (S.B.)

Il programma completo del convegno è disponibile cliccando qui. Per ulteriori informazioni: Segreteria Organizzativa, c/o Villaggio Sant’Antonio, Via Cappello, 79, Noventa Padovana (Padova), tel. 049 625066, comunicazione@villaggiosantantonio.org
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