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A Scampia, tra buche e «crateri»

Uno dei tanti tombini dissestati, con relativo «cratere» aperto, del quartiere Scampia di NapoliA nulla sono valse le proteste delle persone con disabilità del quartiere Scampia di Napoli [se n’è parlato anche in questo sito, ad esempio nel testo disponibilie cliccando qui, N.d.R.]. Le strade del quartiere, infatti, continuano a rappresentare un serio pericolo per coloro che faticano ogni giorno – nonostante ci sia chi li rappresenti – a vedere soddisfatti i propri diritti.

Domenico Di Renzo, presidente dell’Associazione “Senza Barriere”*, ha molte volte interpellato le istituzioni competenti, affinché intervenissero a risanare le arterie del territorio. «Più volte – spiega con amarezza – abbiamo chiesto alla municipalità competente, purtroppo senza risultato, di porre in sicurezza, attraverso un intervento di manutenzione urgente, le vie dell’intera ex circoscrizione. Per giorni abbiamo raccolto presso il nostro sportello di assistenza decine di testimonianze di disabili, vittime di buche e dislivelli del manto stradale, su cui non si interviene radicalmente da anni».

In particolare l’attenzione dell’Associazione “Senza Barriere” si è rivolta a Via del Cervino, letteralmente “invasa” da tombini dissestati e profondi “crateri” e a Via Monterosa, dove i maldestri rappezzi degli operai hanno provocato non pochi cedimenti delle vie che ricollegano la strada a Corso Secondigliano. «Non so cosa si aspetta a intervenire – si chiedo Di Renzo – forse si attende l’ennesima “disgrazia”, che possa ancora una volta dimostrare che era il caso di ascoltare le richieste di aiuto dei propri cittadini».

*In una realtà complessa e “di frontiera” come quella del quartiere Scampia di Napoli, l’Associazione “Senza Barriere” ha aperto uno sportello all’interno dell’Ottava Municipalità, rivolto all’aiuto al disagio e che si batte contro tutte le barriere, tra cui quelle culturali e di comportamento.

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