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Finora tutte quelle firme sono state proprio ignorate

Quante sciarpe arancione, il 4 ottobre 2007 a Bruxelles, in occasione della consegna di 1.364.984 firme di cittadini europei, per chiedere azioni concrete in favore delle persone con disabilità! Finora, però, tutto ciò è stato ignorato (foto di Ines Figueiredo Alves)Ricordate la  Campagna 1million4disability, lanciata nel 2007 dall’EDF (European Disability Forum)? Era il 4 ottobre di quell’anno, quando scrivevamo: «Erano in più di mille persone con disabilità raggruppate in delegazioni, a Bruxelles, a rappresentare tutti e 27 i Paesi dell’Unione Europea, giunti in Belgio per consegnare 1.230.000 firme di sottoscrizione alla Campagna 1million4disability». Per l’occasione, Giampiero Griffo, uno dei rappresentanti italiani in Belgio, scrisse: «Il risultato è stato eccezionale, di portata tale che direttamente sul palco della cerimonia di consegna delle firme, il rappresentante portoghese della presidenza di turno dell’Unione Europea si è impegnato a presentarlo al prossimo Consiglio dei Ministri competenti fissato nel mese di novembre 2007».
«Nel corso dell’evento – concludevamo – la Commissione Europea ha riconosciuto la capacità del movimento internazionale delle persone con disabilità di attuare gli strumenti della democrazia partecipativa e di percorrere una strada di legalità» (gli ultimi testi da noi dedicati all’avvenimento si intitolarono 1.099.452 firme! Chi potrà ignorarle? e Disabili o no, siamo tutti cittadini: lo dicono anche 1.230.000 firme!. Entrambi sono disponibili cliccando rispettivamente qui e qui).

Ebbene, quali risultati concreti ha ottenuto quell’iniziativa che in realtà vide la consegna esattamente di 1.364.984 firme (il nostro dato di allora non era ancora definitivo) e che era stata promossa allo scopo di chiedere un’efficace legislazione continentale volta a tutelare le persone con disabilità da ogni forma di discriminazione? Assai pochi, purtroppo e a ricordarlo al Parlamento Europeo ci ha pensato nei giorni scorsi Kathy Sinnott, attivista di lunga data in ambito di disabilità e già europarlamentare irlandese, che si è rivolta direttamente al Comitato per le Petizioni, segnalando come, «dopo la presentazione ufficiale delle firme, nell’ottobre del 2007, esse siano state quanto meno trascurate da chi promuove le politiche continentali». Sinnott si è appellata in tal senso al diritto garantito dall’articolo 227 del Treaty on the Functionning of the European Union (“Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea”), ove si scrive testualmente che «ogni cittadino dell’Unione Europea può indirizzare, a titolo personale o in associazione con altri, una petizione al Parlamento Europeo su materie di competenza dell’Unione e che lo interessino direttamente».
La richiesta è stata assai precisa: avere dalla Commissione Europea risposte concrete e azioni adeguate a quanto avevano chiesto centinaia di migliaia di cittadini nel 2007, dimostrando un interesse assai diffuso per l’eliminazione delle barriere architettoniche, culturali e psicologiche nella vita quotidiana delle persone con disabilità.
Sinnot ha voluto sottolineare soprattutto che le specifiche situazioni di discriminazione legate alla disabilità richiedono un’attenzione particolare, quella che voleva appunto 1million4disability, alla quale avrebbero dovuto seguire una serie di azioni. A sostenere l’attivista irlandese nella sua iniziativa vi è naturalmente anche l’EDF che, come detto, promosse e coordinò la Campagna nel 2007.

Torna dunque di attualità quel titolo da noi scelto tre anni fa – Chi potrà ignorare quelle firme? – prendendo atto che finora è successo proprio quel che si temeva. L’auspicio è che ora, anche di fronte al “promemoria” ufficiale lanciato nei giorni scorsi, arrivi finalmente qualche risultato concreto. (Stefano Borgato)

Si ringrazia Aurélien Daydé dell’Ufficio Stampa dell’European Disability Forum (EDF).

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