16.000 metri quadrati totalmente fruibili, con mappe tattili, percorsi multisensoriali, superamento dei dislivelli, parcheggi per carrozzine vicino alle panchine, bagni accessibili, sentieri per consentire alle carrozzine di usufruire del “verde”, giochi per bimbi con disabilità e chalet accessibili: è un sogno che si realizza, quello del Parco della Libertà di Montesilvano (Pescara), struttura che si può senz’altro definire “a prova” di Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, come racconta Claudio Ferrante, responsabile dell’Ufficio DisAbili Comunale, parlando di «un percorso lungo e scrupoloso, studiato in sinergia con gli Uffici Tecnici Comunali per giungere al progetto finale di un’oasi verde completamente accessibile e senza barriere architettoniche». «Un percorso – aggiunge Ferrante – che solo all’attuale Amministrazione Comunale è riuscito di realizzare, lavorando in questi tre anni innanzitutto a tentare di “sgretolare” le barriere culturali».
«Alla disabilità – continua il responsabile dell’Ufficio DisAbili di Montesilvano – non interessano le polemiche politiche né voglio entrare in merito, ma va riconosciuto che prima questo parco era totalmente inaccessibile, fuori legge perché non rispettava le normative vigenti in merito alla questione delle barriere. Il nostro Ufficio DisAbili ha lavorato per sei mesi consecutivi insieme all’UIC (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti) e alla UILDM locale (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare), ma anche con altre associazioni di categoria, a stretto contatto con gli Assessorati all’Urbanistica, ai Lavori Pubblici e al Verde, per progettare soluzioni alternative e rendere questa struttura realmente accessibile a tutti».
In questi giorni, dunque, la consegna ai cittadini di Montesilvano di un parco dalle caratteristiche certamente uniche, per lo meno nel Centro-Sud del nostro Paese. (S.B.)