Si è ufficialmente concluso, il 3 giugno scorso, l’impegno del gruppo di lavoro per la revisione della normativa italiana sull’accessibilità delle tecnologie e applicazioni web della Pubblica Amministrazione, cui chi scrive – consigliera dell’ADV (Associazione Disabili Visivi) – ha partecipato come rappresentante della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), oltre che come informatico del Gruppo AlmavivA, insieme a Giulio Nardone, presidente dell’ADV.
Il lavoro, iniziato nei primi mesi del 2009, si è svolto con riunioni a scadenza mensile, ma anche tramite comunicazioni e osservazioni periodiche per via telematica. La Commissione – coordinata da un membro della Presidenza del Consiglio – era costituita, oltre che dalle federazioni di associazioni di persone con disabilità FISH e FAND (Federazione tra le Associazioni Nazionali di Disabilità), dai rappresentanti della Digit PA (ente pubblico non economico per le tecnologie dell’informazione e della comunicazione nella Pubblica Amministrazione), del W3C (l’ufficio italiano del consorzio che cerca di sviluppare una serie di standard di sviluppo per il web), da esponenti accademici, del CNR e delle Aziende Informatiche Associate (Assinform), alcune delle quali presenti anche singolarmente.
«Desidero ringraziare vivamente i componenti del gruppo di lavoro – ha scritto tra l’altro in una lettera loro inviata Renzo Turatto, capodipartimento per l’Innovazione Tecnologica della Presidenza del Consiglio dei Ministri – per il qualificato contributo fornito e i positivi risultati».
Ora dunque che la parte istituzionale è stata completata, si auspica veramente in un’applicazione concreta della normativa,. per poter accedere “senza barriere” alle applicazioni e ai siti web e in particolare all’area pubblica e istituzionale.
*Consigliera dell’ADV (Associazione Disabili Visivi).