Pilota francese quarantacinquenne che corre per il Team Kruse Schiller Motorsport nella categoria “Le Mans Series”, Jean de Pourtales era una promessa dello sci alpino – aveva partecipato anche ai Mondiali Juniores di Discesa Libera – prima di un incidente stradale nelle Alpi francesi, a causa del quale, nel 1985, ha perso il braccio sinistro.
La passione per lo sport e per la velocità lo ha portato comunque a decidere di correre in auto e dopo l’incontro con il Centro Protesi INAIL di Vigorso di Budrio (Bologna), avvenuto alcuni anni fa, con l’attuazione di numerosi prototipi sempre più personalizzati e performanti, ha potuto realizzare il suo sogno, ottenendo anche buoni risultati.
Oltre poi alla protesi mioelettrica con cui svolge la sua attività quotidiana di responsabile finanziario per il mercato asiatico di una banca inglese, i tecnici del Centro INAIL hanno realizzato per lui gli adattamenti auto e una particolare protesi per la guida sportiva.
Il 12 e 13 giugno prossimi, quindi, l’arto artificiale agganciato al volante della sua monoposto consentirà a Pourtales di partecipare, unico pilota con protesi, a una competizione internazionale tanto importante come la 24 Ore di Le Mans, confrontandosi anche con piloti provenienti dalla Formula Uno.
La protesi speciale ad uso sportivo gli consente infatti di tenere il volante in sicurezza, offrendogli l’opportunità non solo di guidare, ma di farlo esprimendo tutta la sua abilità e il suo talento di pilota. Come riconoscimento per il lavoro svolto dal Centro Protesi INAIL, Jean ha deciso di apporre il logo del Centro stesso sulla sua vettura di gara, una Lola Mazda. (Simona Amadesi)