Un appello contro quell’emendamento
Continuano le proteste e le iniziative contro quello che alcuni, non a torto, hanno definito come «un attacco senza precedenti a una serie di diritti consolidati delle persone con disabilità». A lanciare ora un appello contro l’emendamento alla Manovra Finanziaria presentato il 29 giugno in Commissione Bilancio del Senato – che oltre a non migliorare la situazione delle percentuali di invalidità, rende anche sempre più difficile accedere all’indennità di accompagnamento – è il Movimento Rinnovamento Democratico, che sostiene anche la mobilitazione unitaria delle Federazioni FAND e FISH, culminante il 7 luglio prossimo in una grande manifestazione nazionale a Roma
«Come è noto, la Commissione Bilancio del Senato ha approvato
l’emendamento all’articolo 10 del Decreto Legge
78/10 (Manovra Finanziaria Correttiva), relativo alla riduzione della spesa in materia di invalidità» (se ne legga nel nostro sito cliccando
qui). Così ci scrive il
Movimento Rinnovamento Democratico (Nulla su di Noi, Niente senza di Noi), a proposito dell’appello inviato al presidente della Repubblica, oltre che a quelli di Camera e Senato.
«Il testo originario – continua il messaggio – interviene sull’assegno mensile di assistenza finora riconosciuto agli invalidi civili parziali dal 74 al 99% dal diciottesimo anno di età. Per usufruire dell’assegno di euro 256,67, 3.336,71 l’anno, la condizione sanitaria non è sufficiente. Il disabile deve risultare senza lavoro, essere iscritto alle liste di collocamento e non superare il reddito annuale di euro 4.408,95».
Si entra poi nel merito di una delle novità più “pesanti” previste dall’emendamento in questione: «La disposizione – si dichiara infatti – esclude le persone che non raggiungono l’85% con patologie che da sole non arrivino al 74%».
Infine, il “capitolo”
indennità di accompagnamento, rispetto alla quale Rinnovamento Democratico scrive che quest’ultima «risulta
di interpretazione ancor più restrittiva», venendo riconosciuta «a casi di estrema gravità, a chi è ridotto quasi allo stato vegetativo. Tutto al solo fine di operare tagli sul piano economico, unico e vero obbiettivo del governo».
«Chiediamo quindi – conclude la nota – che
questa disposizione non venga approvata così com’è in quanto risulta manovra insidiosa, scaltra, puramente di natura economica e che tutta la materia venga discussa confrontandosi con le persone disabili», perché «nulla si decida su di loro e senza di loro».
Oltre a mettere a disposizione nel proprio sito un modulo tramite il quale aderire all’appello, Rinnovamento Democratico sosterrà anche la mobilitazione unitaria lanciata in questi giorni dalla FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) e dalla FAND (Federazione tra le Associazioni Nazionali di Disabili), che porterà anche una grande manifestazione nazionale di protesta il 7 luglio a Roma. (S.B.)
Il sito del Movimento Rinnovamento Democratico (Nulla su di Noi, Niente senza di Noi), ove gli interessati possono
aderire all’appello, si raggiunge cliccando
qui. Per ulteriori informazioni:
tel. 334 3819705, movimento-mrd@alice.it o
lastillamichele@alice.it.
Suggeriamo anche la lettura – sempre nel nostro sito – di:
Grave attacco alla disabilità in Commissione Bilancio: manifestazione il 7 luglio a Roma (cliccare
qui) e
Ora la misura è proprio colma (Franco Bomprezzi) (cliccare
qui).
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1 Luglio 2010
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