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Ancora una volta messi in difficoltà dalla burocrazia

La Manovra Finanziaria (Decreto Legge n.78 del 31 maggio 2010) ha stabilito di aumentare i controlli per individuare i falsi invalidi: un’azione concreta e utile che il CoorDown (Coordinamento Nazionale Associazioni delle Persone con Sindrome di Down) non può che appoggiare pienamente. Peccato, però, che anche questa volta la burocrazia e gli Istituti preposti, con la consueta cecità e una totale mancanza di buon senso, non tengano minimamente conto dei tempi e degli impegni delle persone e, nel caso specifico, delle difficoltà oggettive che le persone con disabilità sono costrette ad affrontare quotidianamente.Persona con sindrome di Down al lavoro

L’INPS (Istituto Nazionale Previdenza Sociale), infatti, sta recapitando la perentoria richiesta di far pervenire, entro 15 giorni dal ricevimento della stessa, tutta la documentazione che attesti lo stato di invalidità e che giustifichi la prestazione di cui la persona è titolare. 
Come CoorDown riteniamo questa richiesta assurda e poco civile, oltre che impossibile da rispettare – con tutte le preoccupanti conseguenze del caso – tenuto conto del periodo estivo. Durante il mese di agosto, di fatto, molti uffici competenti lavorano a regime ridotto, molte persone possono legittimamente passare le vacanze in compagnia dei propri familiari lontani dall’indirizzo di residenza, altre ancora sono, in casi peggiori, costrette lontane da casa per sottoporsi a cure mediche o specialistiche. 

Tra i tanti verificatesi, segnaliamo due casi emblematici.
Il primo di un genitore di una persona con sindrome di Down della Liguria, che ha preso atto della richiesta al suo rientro da un ricovero in ospedale durato circa un mese, quando i tempi per presentare la documentazione erano ormai scaduti.
Una persona adulta residente in Toscana, non seguita da alcun servizio, aveva invece consegnato quindici anni fa la documentazione in originale alla Commissione preposta. Non avendo oggi copia di detta certificazione, è costretta a richiederla ex novo ed è dunque impossibilitata a presentarla entro i quindici giorni richiesti.

Come Coordinamento Nazionale Associazioni di Persone con Sindrome di Down, quindi, denunciamo l’inciviltà e l’assurdità di questa richiesta e chiediamo all’INPS che vengano concessi alle persone con disabilità – così da rispettarne i diritti – almeno due mesi di tempo per produrre i documenti necessari.
Concordiamo sul fatto che la disonestà dei falsi invalidi vada perseguita severamente, senza però che siano le persone oneste a pagarne le conseguenze.

Per ulteriori informazioni: Ufficio Stampa CoorDown ONLUS (Federico De Cesare Viola), tel. 339 5390620, ufficiostampa@coordown.it

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