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Luci e ombre dall’incontro con il Ministero

Ragazzo con disabilità a scuola con un'insegnanteDisappunto per il sovraffollamento delle classi in presenza di alunni con disabilità e per il numero di disabili per classe superiore a quello previsto dalle norme vigenti. Preoccupazione, inoltre, per il diritto a un sostegno scolastico certo e di di qualità: infatti, le restrizioni di bilancio, la mancanza di formazione adeguata di tutti gli insegnanti preposti al sostegno e i tagli di personale stanno spesso trasformando l’inclusione scolastica in un umiliante percorso ad ostacoli.
È soprattutto su questi punti che la FAND (Federazione tra le Associazioni Nazionali delle Persone con Disabilità) e la FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) hanno da tempo espresso più volte il proprio disappunto, toccando anche quotidianamente con mano il disagio di migliaia di famiglie che si trasforma sempre più spesso in contenzioso, ricorsi e azioni legali per ottenere – ad esempio – le ore di sostegno sufficienti per i propri figli.
La stessa Corte Costituzionale – vale la pena ricordarlo – ha dichiarato illegittimi, nel febbraio di quest’anno (Sentenza 80/10), i provvedimenti che avevano proibito l’assunzione di insegnanti di sostegno in deroga alle norme approvate per limitare nuove assunzioni. Grazie a quella stessa Sentenza, tra l’altro, ci sono stati tremila posti in deroga che si aggiungono agli altri già disponibili (circa 90.000).

È dunque in questo clima che nei giorni scorsi le delegazioni della FAND e della FISH hanno incontrato i massimi funzionari del Ministero dell’Istruzione.
Il primo e il più importante impegno assunto è di natura pratica: onde evitare, infatti, i ricorsi al giudice delle famiglie, il Ministero si è impegnato ad accogliere le segnalazioni su casi specifici di sovraffollamento e ad intervenire presso gli Uffici Scolastici Regionali, eventualmente autorizzando deroghe.
Un altro impegno viene dalla qualità del sostegno: per la prima volta i docenti – tutti, non solo quelli di sostegno – verranno obbligati infatti ad acquisire un certo numero di crediti di formazione iniziale sulla disabilità. Ora il confronto – anche con i sindacati – si sposterà sui contenuti di quei crediti e sull’aggiornamento dei docenti in ruolo.
Ancora insoddisfacenti, invece, le risposte sui dati effettivi relativi alla disabilità nella scuola e sulla qualità dell’inclusione scolastica. Utile, in tal senso, sarebbe il ripristino dello specifico Osservatorio sull’Inclusione Scolastica su cui il Ministero ancora sembra titubante.
Infine, rispetto alla garanzia della continuità didattica per gli studenti con disabilità, e delle regole e soluzioni con cui garantirla, se ne parlerà – forse – il prossimo anno, dal momento che, con la riduzione del personale e la “ristrutturazione” del sistema scolastico in atto, sembra che questa legittima aspirazione debba rimanere ancora per un po’ “lettera morta”.

«Luci ed ombre – è stato il commento dei presidenti di FAND e FISH, Giovanni Pagano e Pietro Barbieri, al termine dell’incontro – ma almeno ci si può ritenere soddisfatti per un confronto che sembra  essere ripreso dopo mesi di stagnazione». (Ufficio Stampa FISH)

Per ulteriori informazioni: Ufficio Stampa FISH, tel. 06 78851262, ufficiostampa@fishonlus.it.

Tra gli interventi recenti pubblicati in questo sito, connessi all’avvio del nuovo anno scolastico e agli studenti con disabilità, segnaliamo:
– Ribadito il diritto alle deroghe per il sostegno e per i collaboratori scolastici (Salvatore Nocera) (cliccare qui)
– Regione Campania: quei dati parlano chiaro (cliccare qui)
– Sostegno: per chi suona la campana? (Francesco Marcellino) (cliccare qui)
– Non può essere un «grande risultato» una classe di 29 alunni! (cliccare qui)
– Anche in Sardegna anno scolastico nuovo, problemi vecchi (cliccare qui)

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