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Dalle barriere architettoniche al benessere ambientale

Persone con varie disabilità sul vialetto di un parco984 ore per 182 consulenze e 153 altre attività di supporto a utenti provenienti da tutto il territorio regionale. Sono questi alcuni dei numeri che raccontano le attività svolte nel 2009 dal CRIBA dell’Emilia Romagna (Centro Regionale di Informazione sul Benessere Ambientale), che lunedì 15 novembre festeggerà il suo decennale con un convegno a Bologna (Sala Polivalente, Via Aldo Moro, 50, ore 9), intitolato Dalle Barriere Architettoniche al Benessere Ambientale. I nuovi scenari aperti dalla Convenzione ONU per le persone con disabilità e dedicato appunto alla Convenzione delle Nazioni Unite sui Diritti delle Persone con Disabilità, documento che colloca queste ultime nell’alveo dei diritti umani e che assume la disabilità non più come menomazione, ma come relazione tra patologia e ambiente e quindi come aspetto intrinseco alla condizione umana.

Nato nel 2000 dalla volontà del CERPA Italia ONLUS (Centro Europeo di Ricerca e Promozione dell’Accessibilità), del Comune di Reggio Emilia e della Regione Emilia Romagna, il CRIBA ha come filosofia cementante l’autonomia delle persone con disabilità e l’indipendenza della loro vita.
Le finalità principali del Centro – che coordina i CAAD Provinciali (Centri per l’Adattamento dell’Ambiente Domestico) e collabora con il CRA (Centro Regionale Ausili) – sono informare, documentare e formare alla cultura dell’accessibilità, usabilità e fruibilità dell’ambiente antropizzato, affiancando con consulenze gratuite professionisti privati e pubblici, durante la redazione di progetti architettonici e urbanistici, allo scopo di indirizzarli verso la realizzazione di spazi e luoghi inclusivi.
«Nel 2009 – spiega Leris Fantini, vicepresidente di CERPA Italia – le attività di consulenza svolte dal CRIBA nell’ambito pubblico hanno superato il 60%, considerando le richieste provenienti dal sociale (associazioni dei portatori di interesse). Un aumento di richieste da leggere come un segnale che gli sforzi per la diffusione della cultura dell’accessibilità hanno portato i loro frutti. E anche un dato che indica come il CRIBA negli anni sia riuscito a raggiungere l’obiettivo di porsi come interlocutore affidabile per le diverse realtà territoriali e soprattutto di presentarsi come centro per l’accessibilità e la vita indipendente, senza ridursi al solo tema delle barriere architettoniche».
«L’esperienza compiuta in questo decennio dal CRIBA – prosegue Fantini – ha rafforzato inoltre la convinzione che la tangibile percezione degli ostacoli, che non permettono una vita indipendente e socialmente inclusa, è a diversi livelli: materiale e immateriale (in un rapporto di interdipendenza), riconoscibile nell’organizzazione e nella costruzione dei sistemi urbanizzati e degli spazi abitati, nell’organizzazione e nella costruzione delle relazioni fra generi, fra gruppi sociali e fra generazioni, nella programmazione e nella gestione delle risorse, nella pianificazione e gestione del sistema economico e nel sostegno e nell’evoluzione della cultura».

Il decennale e il convegno del 15 novembre a Bologna, dunque, rappresenteranno un punto di partenza per continuare a operare con costanza e perseveranza affinché i diritti universali riconosciuti dalle Convenzioni internazionali possano essere effettivamente goduti.
Moderato da Mauro Sarti, responsabile dell’Ufficio di Corrispondenza per l’Emilia Romagna dell’agenzia «Redattore Sociale» e da Roberto Scano, giornalista e consulente in materia di accessibilità, l’incontro si aprirà con i saluti di Teresa Marzocchi, assessore regionale dell’Emilia Romagna alla Promozione delle Politiche Sociali, e vedrà poi la partecipazione di Leris Fantini, di Matteo Sassi, assessore alle Politiche Sociali del Comune di Reggio Emilia, di Franco Bomprezzi, editorialista del magazine «Vita» e direttore responsabile di Superando, di Giampiero Griffo, componente dell’Esecutivo Mondiale di DPI (Disabled Peoples’ International) e membro del Direttivo Nazionale della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), di Matilde Leonardi, coordinatore scientifico del Progetto ICF (International Classification of Functioning, Health and Disability) in Italia, di Thomas Casadei, responsabile del LABdi (Laboratorio forme della discriminazione, istituzioni e azioni positive) e del giornalista RAI Nelson Bova. (S.B.)

Per ulteriori informazioni: CRIBA Emilia Romagna, tel. 0522 585541, criba@criba-er.it.
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