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Quando il volontariato si… espone, ma le Istituzioni non rispondono

Un'immagine della Festa del Volontariato di PalermoIl ruolo delle organizzazioni di volontariato nella nostra società è molto importante perché il sostegno che esse riescono a dare alle persone è essenziale, per offrire – soprattutto a coloro che sono in difficoltà – conforto e aiuto anche per le piccole incombenze della vita quotidiana.
Queste organizzazioni crescono e vengono potenziate perché oggi più di ieri si sente viva l’esigenza di avere rapporti umani sempre più seri e di vicinanza, al di là delle difficoltà con le Istituzioni nelle politiche sanitarie, socio-assistenziali e sociali. Perciò le organizzazioni di volontariato – nelle varie realtà cittadine e di quartiere – svolgono il loro compito con pochi aiuti, anche in  termini economici, per cercare di sollevare le persone dalla difficoltà e dalle situazioni in cui vivono – spesso drammatiche -, determinate dalla mancanza di servizi (che dovrebbero essere garantiti ed erogati dalle Istituzioni), dall’assenza di comunicazione, di informazione e di lavoro in rete, che sarebbero in grado di garantire una migliore qualità di vita nella comunità in cui si vive.
Fondamentali, quindi, sono i momenti di sostegno, di informazione, ludici e comunque di aggregazione, assicurati dalle stesse organizzazioni di volontariato, che mettono al centro della propria attenzione la persona.

In questo quadro è necessario dare visibilità alle associazioni di volontariato che, pur non potendo gestire “servizi pesanti” (centri diurni, centri socio-educativi, servizi di residenzialità, trasporti ecc.), sono punti di riferimento per favorire l’aggregazione, l’informazione e un dialogo costante con le Istituzioni sul territorio.
Queste azioni, in Sicilia, vengono sostenute dai Centri di Servizio per il Volontariato, che nella Regione sono tre, dislocati a Palermo, Catania e Messina.
A Palermo, per esempio, il Centro di Servizi per il Volontariato (CESVOP) organizza, tutti gli anni, da quando è stato istituito, la Festa del Volontariato, che permette ad ogni organizzazione di illustrare la propria progettualità, le proprie attività e servizi e di esporre i propri lavori in un contesto in cui l’attenzione istituzionale e cittadina dovrebbe dare la massima visibilità alle stesse associazioni, per farsi conoscere e per stabilire, in ogni caso, dei collegamenti con l’intero mondo del volontariato e con le Istituzioni.

In tal senso, l’11 e il 12 dicembre scorsi il CESVOP ha organizzato Il Volontariato… si espone, manifestazione svoltasi nell’ex-deposito delle locomotive, in Via Messina Marine, a Palermo, luogo che bisogna raggiungere appositamente, per cui – a differenza degli altri anni in cui la Festa si era svolta negli spazi aperti del Giardino Inglese, posto di passaggio e comunque centrale – vi è stata poca partecipazione di persone che già non fossero, in qualche modo, coinvolte dal e nel mondo del volontariato.
In ogni caso, questi momenti, in cui appunto il volontariato con le sue diverse organizzazioni espone i propri lavori e illustra le attività presenti e future, dovrebbe avere un confronto con le Istituzioni, per aprire un dialogo che consenta – a beneficio delle persone – di risolvere o attenuare situazioni difficili.
E invece, in quei due giorni, il confronto con le Istituzioni è quasi totalmente mancato: nessun rappresentante di esse, infatti, si è visto, nonostante fossero stati promossi convegni e workshop senz’altro interessanti, che hanno illustrato le attività delle varie organizzazioni e sviscerato i problemi dei quartieri più degradati di Palermo, fornendo spunti notevoli per avviare a soluzione i problemi della nostra realtà.
Per quanto poi riguarda i momenti ludici, di spettacolo e di intrattenimento, essi sono stati molto coinvolgenti e, in ogni caso, degni di essere sottolineati come iniziative che hanno avuto un segno di continuità nelle due giornate della Festa.

Non resta che concludere ribadendo che la valorizzazione delle organizzazioni di volontariato è un momento imprescindibile perché esse, insieme all’intero Terzo Settore (associazionismo e cooperazione), sono ulteriori strumenti di crescita civile, culturale, sociale e anche politica, che possono dare alla società in cui viviamo ragioni e punti di riferimento per migliorare – stimolando anche le Istituzioni – la qualità della vita delle persone.

*Responsabile del Coordinamento H per i Diritti delle Persone con Disabilità nella Regione Siciliana ONLUS.

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