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Comprendere sempre più il disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD)

Bimbo con problemi di ADHDPer la prima volta in Italia l’ADHD (Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività) verrà affrontato in modo condiviso con l’organizzazione europea ADHD-Europe, che unisce sotto di sé ventisette associazioni continentali di diciannove Paesi. Accadrà sabato 26 febbraio a Roma (Salesianum Congress Center, Via della Pisana, 1111), con la conferenza internazionale denominata Le molte facce dell’ADHD – The Many Faces of ADHD, organizzata congiuntamente dalla stessa ADHD-Europe, insieme all’AIFA (Associazione Italiana Famiglie ADHD), per la quale l’appuntamento sarà anche la quinta Convention Nazionale.
Per l’occasione verranno trattati temi di grande interesse per le famiglie in cui vi sia un bambino/adolescente/adulto affetto da ADHD, da parte di professionisti esperti che compongono il Comitato Scientifico dell’ADHD-Europe.

«Questo convegno – dichiarano congiuntamente in fase di presentazione Myriam Menter, presidente dell’ADHD-Europe e Patrizia Stacconi, presidente dell’AIFA – vuole promuovere la comprensione dell’ADHD come un disturbo multidimensionale dello sviluppo mentale che attraversa tutta la vita. I temi presentati includeranno infatti gli aspetti chiave dell’ADHD nell’infanzia, nell’adolescenza e nell’età adulta, così come le differenze presenti nei due sessi e le comorbilità nelle diverse età».
«A partire dall’introduzione – aggiungono Menter e Stacconi – soffermandosi sulla definizione di ADHD, sulla spiegazione della diagnosi, sul trattamento multimodale e in particolare sulle varie strategie per la vita quotidiana, l’obiettivo dei relatori –  che saranno rinomati specialisti provenienti da tutta Europa – sarà quello di incrementare la consapevolezza e la comprensione di questo complesso disturbo». (S.B.)

Il programma completo della conferenza è disponibile cliccando qui. Per ulteriori informazioni: tel. 0761 508126, segreteria@aifa.it.
Carta dei Diritti delle Famiglie dei Bambini e degli Adolescenti affetti dal Disturbo da Deficit di Attenzione/Iperattività (ADHD)*
(Uno dei diritti fondamentali soprattutto dei bambini è il diritto alle migliori cure mediche possibili: UNESCO)

1. Il bambino, ragazzo o adulto affetto da ADHD ha il diritto di ricevere una diagnosi qualificata nella propria città presso un centro di riferimento convenzionato col SSN [Sistema Sanitario Nazionale, N.d.R.] dove si attua un percorso diagnostico e terapeutico multimodale.
2. Il bambino, ragazzo o adulto affetto da ADHD ha il diritto a ricevere tutte le cure e le terapie necessarie – comportamentali, psicologiche e farmacologiche – secondo le linee guida nazionali e internazionali.
3. Ai genitori del bambino o ragazzo ADHD andranno spiegati gli effetti collaterali di un’eventuale terapia farmacologica e il genitore dovrà essere sempre libero di scegliere la terapia per il proprio bambino.
4. I genitori di bambini in trattamento farmacologico hanno il diritto di avere a disposizione un recapito telefonico del centro o del medico di riferimento dove rivolgersi in caso di effetti collaterali o associazioni farmacologiche.
5. I genitori di bambini o ragazzi ADHD saranno accolti all’interno delle cliniche o degli ambulatori preposti, con gentilezza e cortesia e riceveranno tutte le informazioni necessarie, oltre che essere aiutati e incoraggiati.
6. I genitori di bambini o ragazzi ADHD hanno il diritto di essere informati sull’esistenza di associazioni di genitori che realizzano “gruppi di sostegno”, tutelano i diritti dei soggetti con ADHD e favoriscono informazioni e aggiornamenti sul disturbo.
7. I genitori di bambini o ragazzi ADHD e gli adulti diagnosticati come tali saranno messi in condizione di non dover affrontare spese aggiuntive o subire perdite economiche.
8. Con riferimento alla diagnosi e alle terapie previste per il loro figlio, i genitori saranno informati riguardo ai tempi e i ritmi del reparto e la loro attiva collaborazione sarà incoraggiata.
9. Bambini e genitori hanno diritto a ricevere informazioni in modo adeguato alle loro conoscenze e capacità di comprensione e a ricevere, alla fine della diagnosi, una relazione da consegnare al proprio medico di base in modo che lo stesso possa collaborare nel percorso terapeutico-riabilitativo.
10. Bambini e genitori hanno il diritto di partecipare consapevolmente alle decisioni sanitarie che li riguardano. Ad ogni paziente, bambino o ragazzo, saranno evitate terapie mediche ed esami considerati non utili o superflui secondo quanto sancito dalle linee guida nazionali.
11. Un bambino o un ragazzo ADHD sarà curato assieme ad altri bambini che hanno le stesse esigenze di crescita e sviluppo e non saranno inseriti in reparti per adulti.
12. Bambino o ragazzi saranno seguiti da uno staff adeguatamente preparato in grado di affrontare i bisogni fisici, emotivi e di crescita dell’intero nucleo familiare.
13. Continuità e costanza nelle cure sarà assicurata dall’équipe del reparto e preferibilmente sempre dallo stesso medico.
14. Il bambino o ragazzo ADHD ha diritto di essere rispettato e aiutato nel contesto sociale, familiare e scolastico. Per questo i genitori e gli insegnanti hanno il diritto di ricevere istruzioni attraverso corsi di “parent-training” e “teacher-training” operati da psicologi esperti a spese del Servizio Sanitario Nazionale.
15. Il bambino o ragazzo ADHD con grave compromissione funzionale ha il diritto di ricevere un insegnante di sostegno adeguatamente preparato per il suo disturbo.
16. I mass-media, i ministeri e le società scientifiche hanno il dovere di divulgare le corrette notizie scientifiche sull’ADHD.
17. I bambini ADHD hanno tutti i diritti sanciti per i bambini di tutto il mondo.

*Questo documento è stato presentato dall’Associazione Italiana Famiglie ADHD (AIFA) ONLUS in occasione della Conferenza Nazionale di Consenso: Indicazioni e strategie terapeutiche per i bambini e gli adolescenti con disturbo da deficit attentivo ed iperattività, Cagliari, 6-7 marzo 2003.

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