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Sicuri di averci pensato bene, prima di scrivere quel Decreto?

Parcheggio tra strisce bluUna premessa è necessaria e deve fare segnatamente riferimento alla dicussa Sentenza n. 21271 del 5 ottobre 2009, prodotta dalla Seconda Sezione Civile della Corte Suprema di Cassazione, della quale ci siamo già occupati varie volte (se ne legga l’articolo più recente cliccando qui) e secondo cui, all’interno dei parcheggi con le linee blu, dovrebbero pagare anche le persone che espongono il contrassegno per disabili, indipendentemente dal fatto che siano tutti occupati i posti riservati ai disabili stessi.
Avevamo anche più volte sottolineato che le Sentenze di Cassazione – cioè di grado superiore a quelle dei giudici ordinari – risolvono la fattispecie, il caso, ma vanno “maneggiate” con cautela e lette con attenzione, sapendo che non hanno comunque facoltà di modificare la normativa esistente, né di estendere automaticamente l’applicazione della Sentenza ad altri casi simili. E infatti, alcuni Comuni (ad esempio Parma e Ancona), avevano subito fatto sapere di voler mantenere la gratuità sul parcheggio delle persone con disabilità all’interno delle linee blu, mentre altri (ad esempio Napoli e Palermo) si erano rapidamente allineati alla Sentenza citata.

Tra le Amministrazioni che già prima di quel provvedimento avevano scelto la propria linea – confermandola anche in seguito – vi è quella di Trapani, che con un Regolamento approvato nel mese di luglio del 2009 aveva deciso di concedere la sosta gratuita anche tra le strisce blu, a patto che i parcheggi riservati alle persone con disabilità, presenti nelle vicinanze, risultino occupati.
Una procedura senz’altro accettabile, se non meritoria, che lascia però spazio a una certa perplessità, nel leggere un recente Decreto del Sindaco della città siciliana (1 febbraio 2011, disponibile cliccando qui) – segnalatoci da un Cittadino con disabilità, nostro Lettore – e anche al dubbio sul fatto che sia stato esattamente compreso il senso di tali questioni.
Infatti, all’articolo 17 di quel Decreto (Oggetto: Parcheggi a pagamento in gestione alla società AIPA SPA – Modifica al Piano Operativo Gestionale – Estensione delle agevolazioni – Sospensione temporanea efficacia punti 1 e 2 D.S. 4/11) si legge testualmente: «17. Coerentemente al Regolamento Comunale per la concessione del contrassegno di parcheggio per invalidi e la istituzione dei parcheggi riservati, approvato con Delibera C.C. [Consiglio Comunale, N.d.R.] n. 109 del 23/07/2009, il titolare del contrassegno può utilizzare gli stalli di sosta a pagamento, a titolo gratuito, solo nel caso in cui i parcheggi riservati ai disabili siti nelle vicinanze risultino occupati. È fatto onere al titolare del contrassegno di dimostrare, anche rivolgendosi direttamente agli accertatori della sosta, che il parcheggio riservato ai disabili risulta essere occupato».
«Ma qualcuno mi può spiegare – scrive a questo punto il nostro Lettore da Trapani – come posso “rivolgermi direttamente all’accertatore della sosta” o dialogare con un ausiliario del traffico, se nelle vicinanze codesto Signore non ci sta? Devo per caso stare lì ad aspettarlo tutto il giorno? Pensa il nostro Sindaco che noi disabili non abbiamo la stessa fretta degli altri “bipedi”?».

Rimostranze del tutto fondate, così come risulta quasi grottesca la prescrizione che debba essere il «titolare di contrassegno» a dover “fornire la prova” che il parcheggio riservato ai disabili è occupato. L’auspicio è quindi che anche grazie a questa nostra segnalazione, il testo di quel Decreto possa essere rivisto, all’insegna del buon senso, più ancora che delle stesse leggi. (S.B.)

In riferimento al parcheggio tra le strisce blu, segnaliamo nel nostro sito i seguenti articoli pubblicati qualche tempo fa:
– La Cassazione, le linee blu e i Comuni che continueranno a non far pagare il parcheggio (cliccare qui)
– Ma siamo sicuri che non sia un danno alla mobilità? (di Franco Bomprezzi, cliccare qui).
– Parcheggi tra le linee blu: perché quella Sentenza è discutibile (di Raffaello Belli, cliccare qui).
– Quelle strisce blu che continuano a far discutere (cliccare qui).
– Le strisce blu e il diritto minimo alla mobilità (di Salvatore Crispi, cliccare qui).
– A che punto siamo con le strisce blu? (cliccare qui)
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