Le protesi tecnologiche riservate alle persone con amputazione di arto inferiore sono ancora accessibili relativamente a pochi, a causa della scarsa informazione e dei costi elevati.
Fondata da Daniele Bonacini, persona amputata, ROADRUNNERFOOT Engineering è una società di ricerca e sviluppo, con sede a Milano, che produce protesi in fibra di carbonio in Italia, riducendo i costi e mantenendo il massimo livello di qualità. «Ogni persona amputata – spiegano infatti i suoi responsabili – ha diritto ad avere una protesi che consenta il più possibile una vita analoga a chi ha l’arto sano, nonchè a praticare sport».
In collaborazione dunque con Gualtieri Center Ortopedia di Firenze, ROADRUNNERFOOT Engineering – che è impegnata in iniziative di responsabilità sociale anche all’estero, per raggiungere l’utenza più indigente (si legga ad esempio, nel nostro sito, del coinvolgimento in un’iniziativa del 2010 ad Haiti, cliccando qui) – ha organizzato nel capoluogo toscano, per il 28 e il 29 maggio, una due giorni di informazione, sensibilizzazione e sport, che si aprirà sabato 28 (Via delle Panche, 56, Firenze, ore 10-12.30), con un Open Day di protesi di arto inferiore, ove un’équipe di ingegneri e tecnici ortopedici sarà a disposizione di tutti, per informare e assistere, facendo provare, ad esempio, l’unico piede al mondo con tre appoggi a terra. Per l’occasione saranno presenti anche Federica e Mauro, atleti vicino a ROADRUNNERFOOT ENGINEERING.
Domenica 29, poi, in concomitanza con Deejay Ten – corsa non competitiva di dieci chilometri nel centro di Firenze – e nei pressi della sede di partenza della gara, dalle 8 in poi verranno presentate, a cura del Gruppo Sportivo Unità Spinale di Firenze, sempre in collaborazione con Gualtieri Center Ortopedia, alcune apposite protesi speciali per le persone amputate degli arti inferiori, al fine di avvicinarle alla pratica sportiva. (S.B.)
