- Superando.it - https://www.superando.it -

Un’importante scoperta riguardante la guaina mielinica

Il meccanismo di distruzione delle guaine mieliniche che causa il rallentamento o il blocco degli impulsi dal sistema nervoso centrale fino alle varie parti del corpo e viceversaI ricercatori dell’Istituto Scientifico Universitario San Raffaele di Milano – in collaborazione con la New York University e l’Hospital for Special Surgery anch’esso di New York – hanno scoperto un nuovo meccanismo che regola la formazione della mielina, al fine di sviluppare in futuro un trattamento che favorisca la formazione di questa guaina che avvolge i nervi in quei pazienti che l’hanno persa a causa d’infezione, danno, o per difetti genetici e segnatamente nelle persone affette da sclerosi multipla.
La ricerca, pubblicata dalla rivista scientifica «Nature Neuroscience», è stata resa possibile grazie al programma Borsa di Ricerca Senior “Rita Levi Montalcini – Costruire una carriera”* della FISM, la Fondazione Italiana Sclerosi Multipla dell’AISM (Associazione Italiana Sclerosi Multipla).
Per poter procedere con questo tipo di studio, è stato creato presso l’INSPE dell’Ospedale San Raffaele di Milano (Istituto di Neurologia Sperimentale) – diretto da Giancarlo Comi un nuovo laboratorio (Axo-Glial), il primo finanziato dall’AISM e dalla sua Fondazione, interamente dedicato allo studio dei processi di demielizzazione e remielizzazione, fondamentali nella patogenesi della sclerosi multipla. La struttura è diretta da Carla Taveggia, prima assegnataria nel 2007 della Borsa “Rita Levi Montalcini”.

La mielina – nota anche come “sostanza bianca” del sistema nervoso – è una membrana altamente specializzata che avvolge le fibre nervose nel sistema nervoso centrale e periferico ed è necessaria per una rapida conduzione dell’impulso nervoso. Quando si parla infatti di nervi mielinizzati, quest’ultima è circa cento volte più veloce di quella dei nervi non mielinizzati.
La formazione della guaina mielinica è strettamente controllata e la sua assenza o degenerazione può avere un impatto rilevante sulla qualità di vita dei pazienti e, nei casi più severi, accorciarne anche l’aspettativa di vita.
Le malattie della mielina possono essere di origine genetica, come nel caso di neuropatie periferiche ereditarie o di severe forme di leucodistrofia del sistema nervoso centrale.
La sclerosi multipla, la patologia più frequente che colpisce la mielina del sistema nervoso centrale, interessa circa 400.000 persone in Europa, principalmente donne, e ha un decorso cronico altamente invalidante.
Il principale obiettivo dei ricercatori è stato quello di identificare i meccanismi di base che regolano la formazione della guaina mielinica e il loro ruolo nella patogenesi di malattie demielinizzanti, poiché alterazioni nel grado di mielinizzazione possono avere conseguenze significative che vanno dalla perdita di conduzione dell’impulso nervoso fino alla morte neuronale e quindi portare a un’invalidità permanente.

In studi precedenti i medesimi ricercatori avevano individuato un fattore di crescita della guaina mielinica (la neuregulina 1 di tipo III) che agisce da interruttore generale della mielinizzazione e determina la quantità di mielina che viene formata attorno ai nervi.
Questo nuovo studio costituisce un ulteriore passo avanti poiché si è cercato di capire come l’attività del fattore di crescita sia regolata durante la mielinizzazione e si è identificata una nuova molecola, la TACE (Tumor necrosis factor Alpha-Converting Enzyme) che, agendo sulla neuregulina 1 di tipo III, è in grado di modularne l’attività e il funzionamento.
In sostanza la ricerca dimostra che TACE “taglia” la neuregulina 1 di tipo III e la inattiva. In tal modo blocca la mielinizzazione ed è quindi un modulatore dei processi di formazione della guaina mielinica. Si tratta della descrizione del primo meccanismo di regolazione negativa della mielinizzazione e soprattutto di un importante chiarimento riguardante i processi fondamentali che regolano l’espressione della neuregulina 1.

Una ricerca, in conclusione, la quale ha dimostrato l’evidente compito fondamentale di TACE per la mielinizzazione e il fatto che la sua attività possa essere aumentata o diminuita usando dei farmaci che sono già in uso in sperimentazioni cliniche, ciò che potrà consentire di modulare la quantità di mielina formata attorno ai nervi. Studi come questi, infatti, sono fondamentali per ripristinare la formazione della mielina attorno ai nervi che l’abbiano persa.
«Ciò che abbiamo scoperto – dichiara Carla Taveggia – è il primo meccanismo che blocca la formazione della guaina mielinica. I farmaci attualmente in uso per curare la sclerosi multipla e le altre malattie demielinizzanti non sono in grado di bloccare la malattia, ma, nel migliore dei casi, solo di rallentarla. Riuscire perciò a capire come funziona l’interruttore generale della mielinizzazione è essenziale per sviluppare un processo che favorisca la formazione della mielina attorno a nervi che l’abbiano persa».
«Il nostro impegno da oltre quarant’anni – aggiunge Mario Alberto Battaglia, presidente della FISM – è quello di indirizzare, promuovere e finanziare la ricerca scientifica in aree prioritarie, quali lo studio dei meccanismi che regolano la formazione della mielina e che sono specialmente compromessi nelle forme progressive della sclerosi multipla. In questo contesto scientifico abbiamo finanziato il nuovo laboratorio Axo-Glial, per supportare la dottoressa Taveggia nello sviluppo ulteriore di questo importante risultato verso una comprensione delle cause della malattia e terapie innovative».
Da segnalare che la ricerca – oltre che dalla FISM – è stata finanziata anche da Telethon e dalla Compagnia San Paolo. (Barbara Erba)

*La Borsa di Ricerca intitolata a Rita Levi Montalcini, finanziata nell’ambito del bando annuale della FISM, prevede il finanziamento triennale della ricerca e della borsa di studio per ricercatori italiani qualificati, allo scopo di facilitare il loro rientro dall’estero o il loro trasferimento in Italia a un istituto di eccellenza ove svolgere il proprio filone di ricerca. Con il Bando 2011, in particolare, si rinnova l’impegno della FISM, con l’ampliamento del percorso della Borsa “Rita Levi Montalcini”. Al termine infatti della Borsa stessa, la Fondazione, in accordo con l’Istituto che ha ospitato il ricercatore, valuta la possibilità di “adottarlo”, offrendo un ulteriore percorso di carriera nella ricerca sulla sclerosi multipla.
Carla Taveggia è la prima assegnataria della Borsa “Rita Levi Montalcini”. Rientrata dagli Stati Uniti, ha iniziato l’attività in Italia presso l’Istituto San Raffaele nel marzo 2008, con studi sulla biologia della mielina, la guaina che riveste e protegge i tessuti del sistema nervoso.

Per ulteriori informazioni: Ufficio Stampa e Comunicazione AISM (Barbara Erba), tel. 347 7581858, barbaraerba@gmail.com.
Please follow and like us:
Pin Share