«L’Abruzzo avrà una legge sulla Vita Indipendente delle persone con disabilità»: lo ha promesso ufficialmente e formalmente il governatore della Regione Gianni Chiodi, alla platea del partecipato seminario svoltosi l’8 luglio all’Aquila, e centrato proprio sulla proposta di legge per la Vita Indipendente, oltre che sulla figura del disability manager*.
All’incontro hanno partecipato anche l’assessore regionale ai Lavori Pubblici Angelo Di Paolo, l’assessore alle Politiche Sociali del Comune dell’Aquila Stefania Pezzopane, il presidente nazionale della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) Pietro Barbieri, il consigliere comunale dell’Aquila Adriano Perrotti e il responsabile del Movimento per la Vita Indipendente dell’Abruzzo Nicolino Di Domenica, insieme ad autorevoli disability manager Italiani.
A volte, dunque, sembra proprio che i sogni si possano toccare con mano: infatti, oltre alla promessa formale di una Legge Regionale sulla Vita Indipendente, il governatore Chiodi ha anche dichiarato che i circa 12 milioni di euro incassati dalla Regione con la cessione del sito ex COFA a Pescara [ex Magazzini Ortofrutticoli, N.d.R.], saranno assegnati alle politiche sociali.
«Quali notizie migliori di queste – ha commentato Di Domenica – per le persone con disabilità dell’Abruzzo? Abbiamo buoni motivi per sperare che i nostri rappresentanti politici vadano in controtendenza rispetto agli eccessivi e insostenibili tagli nazionali nel sociale. Ciò dimostra sicuramente una maggiore sensibilità».
Da segnalare che dopo il convegno si è svolto un meeting tra tutte le associazioni presenti, durante il quale Pietro Barbieri ha delegato lo stesso Nicolino Di Domenica alla formazione di un Comitato Regionale che sfocerà nella costituzione della FISH Abruzzo.
A tal proposito, Di Domenica mette a disposizione il proprio indirizzo (nicolino.didomenica@tiscali.it) a tutte le associazioni interessate a far pervenire eventuali richieste di adesioni (Camillo Gelsumini – Presidente UILDM Pescara – Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare)
Egli rappresenta una figura strategica per uniformare le politiche di abbattimento di tutte le barriere che escludono o discriminano le persone con disabilità. I Cittadini con disabilità, infatti, devono poter fruire dei vari servizi e delle strutture, e sono portatori di diritti che vanno tutelati. Spesso, però, le politiche non considerano tutto ciò in maniera globale e attuano interventi in modo frammentario, senza un piano integrato.
Questa nuova figura di manager, pertanto, partendo dalle offerte disponibili sul territorio, si propone di superare i confini tra i servizi, di valorizzare le singole professionalità che già operano nelle realtà comunali, per favorire l’accessibilità (urbanistica e non solo), il coordinamento socio-sanitario, l’assistenza alla famiglia, l’integrazione scolastica, l’inclusione lavorativa, il turismo e così via.
In altre parole, una nuova figura professionale – definita anche nel Libro Bianco su Accessibilità e Mobilità Urbana. Linee Guida per gli Enti Locali, risultato di un Tavolo di Lavoro istituito nel 2008 tra il Comune di Parma e il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali (se ne legga nel nostro sito cliccando qui) – che può mettere a disposizione le proprie competenze nell’ambito dei servizi che la comunità offre alle persone con disabilità e alle loro famiglie.
Nell’aprile scorso, a Gorgo al Monticano (Treviso) è nata anche la SIDiMa (Società Italiana dei Disability Manager), il cui presidente è Rodolfo Dalla Mora (se ne legga nel nostro sito cliccando qui).
