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Thank You Mr. Down

Una rappresentazione della Compagnia Bagnati di LunaL’opera teatrale Thank You Mr. Down è nata in occasione dei dieci anni di attività della Compagnia Bagnati di Luna – promossa dall’AIPD di Catania (Associazione Italiana Persone Down), in collaborazione con gli artisti dell’associazione culturale etnea Nèon – ed è stata voluta soprattutto per esprimere la gratitudine agli attori con sindrome di Down che la compongono, da parte di genitori, famiglie, amici, operatori, società civile, politici e amministratori coinvolti.
Mercoledì 27 luglio a Caltagirone (Villa Patti, ore 20.30), è prevista una nuova rappresentazione dello spettacolo, nell’ambito di Lab.Giovani. Risorse e idee dei giovani del Sud, progetto, quest’ultimo, promosso dalla FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), con il supporto delle Associazioni Focus Europe (Laboratorio Progettuale per l’Integrazione Europea) e Nuovo Welfare, che mira a contrastare la discriminazione e l’esclusione sociale dei giovani con disabilità nelle regioni del Sud, puntando a fare emergere e a valorizzare le loro risorse, idee e proposte, con l’obiettivo strategico di promuovere nuovi leader nel tessuto associativo locale.

«Thank You Mr. Down – spiegano i realizzatori – è uno spettacolo teatrale che illumina ancora una volta la bellezza maturata negli anni dagli attori Down, con la loro sapienza nel mettere in azione uno spettacolo sulla specialità della propria natura, una riflessione sul senso stesso di questa parola. La natura come forma umana si fa cultura e inno alla vita, lasciando al Teatro la funzione artistica di segnalare le diversità irriducibili dell’essere uomini e donne liberi di fronte a un incontro. Questo è infatti il luogo in cui le diversità possono incontrarsi, riconoscendosi reciprocamente come valore».
«L’opera – annotano ancora da Nèon – si sviluppa in due tempi e attraversa i passaggi salienti delle drammaturgie rappresentate negli anni, mantenendo il linguaggio costante e ormai riconoscibile del Teatro poesia composto da Piero Ristagno (direzione artistica), Monica Felloni (regia) e Giuseppe Calcagno (assistente alla regia), per l’interpretazione appassionata dei loro attori. A venirne omaggiati sono ancora una volta tutti quegli aspetti emotivi, l’espressività dei gesti, in una sola parola la “presenza” di chi afferma il proprio valore di persona e se ne fa “maschera” vivente. Tutto sulla scena accade senza rimandare, intrecciando sapientemente video, musica, danza, i testi della tradizione teatrale come le poesie di Stefania Licciardello e dello stesso Ristagno, ma soprattutto i corpi che incarnano la sostanza mitica del Teatro come vita che si manifesta. Un’impeccabile espressione estetica che travolge per forza e bellezza». (S.B.)

La Compagnia Bagnati di Luna
Si tratta di una compagnia teatrale nata nel 2000, sulla base di un progetto di laboratorio permanente, finanziato dalla Provincia Regionale di Catania e organizzato dalla Sezione di Catania dell’AIPD (Associazione Italiana Persone Down), in collaborazione con gli artisti dell’Associazione Culturale Nèon (Teatro Scalo Dittaino), sempre di Catania.
Bagnati di Luna è composta da venticinque persone con sindrome di Down dai 20 ai 54 anni, e dal 2007 è cominciato un lavoro con un gruppo di quindici più piccoli dai 10 ai 15 anni.
Nella penombra del palcoscenico, sapientemente ricreata, i protagonisti indiscussi sono loro, i giovani Down, attori  perfettamente immersi nell’immagine, che diventano immagine stessa con il loro linguaggio semplice, ma straordinariamente espressivo, con gesti e movenze accattivanti nella libertà dello spazio creativo loro concesso. «Questa è la tappa – spiega Aida Fazio Russo, presidente dell’AIPD di Catania – di un itinerario formativo, artistico e umano, attraverso cui il gruppo diventa “protagonista” non solo di un prodotto spettacolare, ma anche di un’attività strutturata e socialmente visibile, che mira ad abbattere l’emarginazione nei confronti della diversità».
I vari laboratori realizzati nel corso degli anni hanno finora portato alla messinscena di Quello che le balene pensano degli uomini (2000), Canto della terra che gira (2001), La ruota del pavone (2002), Passaggio d’ali (2003), Appassionati (2004) – con testi tratti dalle tragedie di Shakespeare più note – Diario 2005 (2005), Antigone di Sofocle (2006), L’ombra delle parole (2007) – con testi tratti da José Saramago – e …quando ti chiedo di Venezia (2008-2009), con testi dalle Città invisibili di Italo Calvino e dall’Otello di Shakespeare. Tutte opere più volte rappresentate, oltre che invitate a Festival e anche a Lubiana, per una settimana di laboratorio con un gruppo di ragazzi Down sloveni. (Associazione Culturale Nèon)

Per ulteriori informazioni: tel. 392 8041594 (Piero Ristagno), neonteatro@gmail.com.

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