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Metti in corsia un clown

Un gruppo di volontari dell'Associazione MondoVIP di Mondovì (Cuneo)Arrivano in corsia generalmente il sabato pomeriggio. Hanno i camici, colorati e variopinti, zazzere spettinate, calzettoni spaiati e multicolori. Gli strumenti del loro mestiere sono i palloncini, il naso rosso, siringhe giganti da due litri e finti stetoscopi. Il loro mestiere è particolare: loro fanno ridere! Sono i clown volontari dell’Associazione MondoVIP con sede a Mondovì (Cuneo).
È una gioia pensare che questi “professionisti della risata” siano arrivati anche negli ospedali delle nostre città. Di strada se n’è fatta da quando, negli anni Settanta, il medico americano Hunter “Patch” Adams decise di mettere in pratica una nuova terapia di cura, ossia quella del sorriso, chiamata anche clownterapia. Infatti, una caratteristica del sorriso è la sua contagiosità che può creare un’atmosfera di salute.
A Torino Aureola e Spillo (Maria Luisa Mirabella e Sergio Pinarello) nel 1997 fondarono l’Associazione Viviamo In Positivo, con il coinvolgimento del primo nucleo di volontari clown formati. L’esperienza di quel primo germoglio di volontari in pochi anni si è diffusa in tutta la penisola e nel 2003 è nata la Federazione VIP (Viviamo In Positivo) Italia ONLUS, che oggi raggruppa ben 44 associazioni locali in 33 città italiane, in cui 3.000 volontari svolgono servizio come clown in corsia in 90 ospedali, oltre a centri diurni, case di riposo, comunità per disabili e bambini a rischio.
Abbiamo incontrato il portavoce dei clown di MondoVIP, la citata associazione monregalese che fa parte della Federazione VIP Italia fin dal 2005 e che opera presso l’Ospedale di Mondovì. Subito ci spiega una cosa simpatica: ogni operatore della risata ha il proprio “nome clown”. Il suo è DDRUM.

DDRUM, ci racconti qualcosa della vostra Associazione?
«Siamo in 42, uomini e donne, di età compresa tra i 18 e i 65 anni. Abbiamo preso l’impegno morale di prestare almeno un servizio al mese e giriamo tutti i reparti dell’Ospedale ogni sabato pomeriggio».

Come vi preparate? Avete tutti il sense of humour oppure è una caratteristica che acquisisci con il volontariato?
«Partecipiamo a degli “allenamenti periodici” – e lo guardo perplessa – nei quali affiniamo le tecniche da adottare quando siamo davanti a un paziente: chi si esibisce in giochi di prestigio, chi esplode con cariche di energie positive e c’è anche chi di noi riesce ad entrare in empatia con il paziente soltanto con una  chiacchierata. Ma l’allenamento ci serve soprattutto per formare i nostri gruppi, per essere coesi e quindi divertire di più!».

Come mai si sceglie questa particolare forma di volontariato, anziché quello, per così dire, “classico”? Insomma, andarsene in giro con parrucche arancioni, nasi rossi e scarpe multicolore non è da tutti…
«La straordinaria forza dei clown in corsia è appunto la capacità di mettersi in gioco, di svestirci degli abiti dell’abitudine e di entrare in quelli della magia, del sorriso, del buonumore. Eppure siamo ben lontani dall'”estremismo” di “Pacth” Adams, al quale ovviamente ci ispiriamo, in quanto il nostro precursore sosteneva che dovevano essere medici e infermieri a vestire i nostri panni e non solo i volontari».

Oltre che all’Ospedale di Mondovì, dove operate?
«Sin dal 2008 la nostra Associazione ha iniziato a prestare opera di volontariato anche presso l’Ospedale di Cuneo nei reparti di Chirurgia Vascolare e Pediatria. Grazie a questa esperienza, un gruppo di nostri volontari ha dato origine all’Associazione ConiVIP, per essere più presenti nella zona di Cuneo e dintorni. E inoltre collaboriamo con alcune case di riposo (a Villanova Mondovì, Piozzo, Rocca de’ Baldi, Niella Tanaro, San Lorenzo Peveragno)».

Collaborate con altre associazioni di volontariato?
«Sì, abbiamo collaborato e collaboreremo con associazioni che si occupano di bambini disabili e con problemi neuropsichiatrici. Abbiamo anche realizzato degli spettacoli per i bimbi provenienti da Chernobyl ospiti in Italia a Dronero e a Peveragno e abbiamo organizzato una serie di incontri con bambini autistici in collaborazione con il Centro Autismo dell’Ospedale di Mondovì».

Però vi abbiamo visto anche in giro per la città…
«Sì, infatti! Al di là dei nostri servizi ordinari, spesso organizziamo uscite in strada per sensibilizzare la popolazione e diffondere questa straordinaria forma di volontariato. Oltre alla GNR, la Giornata del Naso Rosso organizzata ogni anno in piena sintonia da tutte le associazioni federate VIP Italia, noi di MondoVIP siamo presenti già da alcuni anni alla Fiera di Primavera di Mondovì e a quella di San Giovanni di Pianfei».

Alla fine DDRUM tira fuori un cartoncino e proclama: «Siete tutti invitati alle serate di presentazione del 15 e 22 settembre nella sede del Centro Servizi per il Volontariato [in Via Vittorio Veneto a Mondovì, N.d.R.] e per i più coraggiosi ci sono i nostri corsi del 7, 8 e 9 ottobre… Ciao devo andare…». L’intervista, però, non era finita, ma oggi effettivamente è sabato e il clown DDRUM è “di servizio” in corsia; ha già il suo camice multicolore, i capelli variopinti, palloncini e grandi margherite: attenti tutti, qui il sorriso è assicurato e contagioso!

Per ulteriori informazioni (anche sul corso di formazione per clown di corsia del 7-9 ottobre, citato nell’intervista): MondoVIP ONLUS, tel. 349 3398507, informazioni@mondovip.it.
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