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Italiani sempre generosi, ma le entrate del non profit calano

Uomo di profilo, con espressione tra il meditabondo e il perplessoPresentati a Roma i risultati della sesta rilevazione semestrale dell’indagine L’andamento delle raccolte fondi nel 2010, realizzata dall’Osservatorio di Sostegno al Non Pofit Sociale dell’Istituto Italiano della Donazione* (IID) [se ne legga nel nostro sito anche cliccando qui, N.d.R.].
I dati raccolti, su un campione di 106 organizzazioni non profit (d’ora in poi ONP) – statisticamente non rappresentativo, ma significativo dell’intero Terzo Settore italiano – e relativi ai dati di bilancio 2010, presentano due tendenze in netto contrasto: se da un lato, infatti, cresce la raccolta fondi da privati, questo aumento non è sufficiente a colmare, dall’altro, il netto calo del totale delle entrate.

Da un confronto tra i risultati di bilancio del 2010 e quelli dell’anno precedente, dunque, le raccolte fondi da privati appaiono in crescita, con il 47% delle ONP intervistate che risponde di avere raccolto di più rispetto all’anno precedente, dove a riferire un risultato in aumento era stato solo il 42%. Un dato, questo, ulteriormente supportato dalle ONP che dichiarano di aver peggiorato la propria performance: 29% contro il 36% dell’anno precedente.
In controtendenza invece le entrate totali del 2010, con una diminuzione delle realtà che dichiarano di aver migliorato le proprie entrate: se queste ultime, infatti, si attestavano intorno al 55% nel 2009, ora non superano il 47%. Aumentano inoltre di 6 punti percentuali le organizzazioni che dicono di avere registrato a bilancio una contrazione dei proventi totali. In sostanza, le entrate totali perdono nel complesso ben 14 punti percentuali.

Le cause di questa solo apparente contraddizione sono facilmente rintracciabili nel fatto che il campione, nel suo complesso, ha indicato una flessione nella ricezione di fondi da tutti i donatori: preoccupa in tal senso l’aumento considerevole di ONP che hanno indicato nelle Fondazioni d’impresa e di origine bancaria e nella Pubblica Amministrazione la causa della loro contrazione delle entrate. Il numero delle organizzazioni che dichiarano una maggior chiusura del portafoglio da parte del settore pubblico aumenta infatti di 17 punti percentuali, mentre, dato ancor più allarmante, questa stessa lamentela sale di 23 punti, se ad essere messa sotto la lente è la generosità delle Fondazioni.
Lo spaccato della ricerca – che analizza nel dettaglio i tre settori di studio dell’Istituto Italiano della Donazione (Cooperazione Internazionale, Lotta all’emarginazione sociale e Salute/Ricerca scientifica) – supporta questa stessa tesi: la raccolta fondi da privati cresce in tutte le tre aree. Anche il settore Salute/Ricerca scientifica, dopo avere registrato una non lusinghiera performance nel 2009, si ri-attesta sui valori del 2008, riconfermandosi leader tra i tre considerati.
Se però si analizza l’andamento delle entrate totali, risulta evidente che i settori Salute/Ricerca scientifica e Lotta all’emarginazione sociale registrano un peggioramento considerevole rispetto all’anno precedente: rispettivamente -8% e -13% di ONP che dichiarano di avere aumentato i propri proventi totali. Il primato negativo spetta dunque al settore Lotta all’emarginazione sociale, che agisce più a diretto contatto con il Cittadino.
E ancora, va sottolineato che il 53% del campione che svolge attività di Lotta all’emarginazione sociale ha valutato la Pubblica Amministrazione meno generosa rispetto all’anno precedente e che il 36% del campione Salute/Ricerca scientifica ha dato lo stesso giudizio per le Fondazioni.

E nel 2011? «Nel primo semestre di quest’anno – dichiara Maria Guidotti, Presidente dell’IID –  le ONP che hanno stimato di aver raccolto di più dai privati sono solo il 17% contro un 33% che dichiara di stimare un peggioramento delle stesse. Se però chiediamo di prevedere come si chiuderanno le raccolte fondi da privati a fine 2011, il 32% crede in un miglioramento contro il 23% che prevede di peggiorare. Questo dato deve far riflettere sulle strategie di comunicazione messe in atto dalle singole ONP, che non devono trascurare il donatore privato».
Sottolinea infine Franco Vannini, consigliere delegato dell’IID: «Guardando al futuro vedo la necessità di allargare la base dei donatori privati perché, anche se la loro condizione economica non migliorerà singolarmente, essi comporranno sempre una vastissima platea di potenziali donatori. Per Aziende, Fondazioni e Pubblica Amministrazione, invece, non ci sono certamente prospettive incoraggianti». (O.P.)

L’Istituto Italiano della Donazione (IID)
Si tratta di un’associazione che grazie ai suoi strumenti e alle verifiche annuali, assicura che l’operato delle organizzazioni non profit sia in linea con standard riconosciuti a livello internazionale e risponda a criteri di trasparenza, credibilità e onestà.
Il Marchio IID concesso ai soci aderenti conferma che quell’organizzazione aderente mette tali valori al centro del proprio agire. All’interno dell’Istituto opera l’Osservatorio IID di Sostegno al Non Profit Sociale, nato al fine di sistematizzare l’attività di indagine e studio svolta dall’IID, con l’obiettivo di mettere a disposizione del Terzo Settore italiano dati e informazioni utili per l’elaborazione delle strategie e per le attività di gestione delle varie organizzazioni non profit.

Per ulteriori informazioni: Settore Comunicazione e Sviluppo dell’Istituto Italiano della Donazione (IID) (Ornella Ponzoni), tel. 02 87390788, ornella.ponzoni@istitutoitalianodonazione.it.

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