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Introdurre i temi della disabilità in tutti i progetti di cooperazione

Disegno che rappresenta un tavolo di lavoro sulla disabilitàAvevamo anticipato, nei giorni scorsi, la conferenza stampa presso il Ministero degli Esteri, organizzata per presentare e dare riconoscimento ufficiale alla neonata RIDS (Rete Italiana Disabilità e Sviluppo), gruppo voluto dall’AIFO (Associazione Italiana Amici di Raoul Follereau), da DPI Italia (Disabled Peoples’ International), da EducAid e dalla FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), per realizzare iniziative di informazione, formazione e consulenza in Italia e a livello internazionale (se ne legga nel nostro sito cliccando qui).
Quella conferenza stampa ora c’è stata e durante l’incontro è stato lo stesso ministro degli Esteri Franco Frattini ad annunciare la costituzione di un Tavolo di Lavoro tra la Direzione Generale Cooperazione allo Sviluppo e la RIDS, con il primo traguardo che sarà quello di redigere un Piano di Azione per l’inserimento della disabilità nelle politiche e nell’attività della cooperazione italiana.

«L’Italia – ha sottolineato per l’occasione il responsabile della Farnesina – ha condiviso la strategia internazionale sulla disabilità e non a caso è stata tra i primi Paesi a sottoscrivere nel 2007 la Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, ratificata poi all’inizio del 2009 [con la Legge 18/09, N.d.R.]».
Riprendendo poi i contenuti della stessa Convenzione, Frattini ha ribadito uno degli obiettivi strategici principali, ottenere cioè in tutto il mondo, oltre all’accessibilità fisica, anche «l’accessibilità a tutti i tipi di strumenti di conoscenza, da internet all’informatica», superando ogni tipo di barriera, non solo architettonica, quindi, ma anche nell’accesso alla comunicazione.
Dal canto suo, la delegazione della RIDS ha affermato l’importanza di un monitoraggio sui progetti riguardanti la disabilità, attribuendo per altro una notevole importanza anche alla formazione del personale interno al Ministero degli Esteri e delle organizzazioni non governative che operano in questo ambito.
«È importante – hanno puntualizzato gli esponenti della nuova Rete – da una parte aumentare le risorse destinate dalla cooperazione alle persone con disabilità, dall’altra, in termini di pari opportunità, introdurre il tema della disabilità in tutti i progetti possibili».

Al termine della conferenza stampa, è stato nuovamente annunciato il convegno che si terrà il  21 ottobre a Bellaria (Rimini), “evento-lancio” per la RIDS, incentrato sull’impegno dell’Italia nell’implementazione della Convenzione ONU in materia di cooperazione allo sviluppo, del quale il nostro sito ha già ampiamente dato notizia (se ne legga cliccando qui). (S.B.)

Sui temi trattati nel presente testo, suggeriamo anche la lettura – sempre nel nostro sito – di: Disabilità e sviluppo: si aprirà un tavolo con il Ministero degli Esteri (cliccare qui), Per far sì che lo sviluppo diventi ovunque inclusivo (cliccare qui) e Disabilità e sviluppo: partito il tavolo tecnico con il Ministero degli Esteri (cliccare qui). Per ogni ulteriore informazione: ridsnetwork@gmail.com.
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