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Dopo di noi quale futuro?

Ombra di persona in carrozzina. Sullo sfondo il sole lontano«In Italia – viene annotato dal  Cesvot (Centro Servizi Volontariato Toscana) – si stima che le persone con disabilità siano quasi 3 milioni, pari al 5% della popolazione. In Toscana sono oltre 82.000, di cui 25.648 in carico ai servizi territoriali. Quelle con disabilità motoria sono circa 36.000, quelle psico-sensoriali quasi 16.000. Il numero più consistente è in provincia di Firenze (quasi 14.000), seguono Lucca (12.647), Pisa (10.563), Arezzo (9.822), Livorno (8.716), Massa (6.539), Pistoia (5.796), Prato (5.161), Siena (4.977) e Grosseto (4.310). La stragrande maggioranza delle persone con disabilità italiane vive in famiglia, 700.000 vivono sole. Quasi il 45% ha un disabilità grave o è affetto da multidisabilità. L’87% dei disabili tra i 6 e i 24 anni vive in famiglia e quindi, nei prossimi anni, aumenterà il numero dei disabili “a rischio” di restare, alla morte dei familiari, senza supporto».
Sempre riguardo alla Toscana, infine, «nella Regione – sottolinea ancora il Cesvot – sono 250 le associazioni di volontariato che operano nell’ambito della disabilità, 100 quelle che si occupano di salute mentale e 5 le Fondazioni di partecipazione per il “dopo di noi”, nate negli ultimi anni».

Per discutere dunque i vari problemi e le prospettive in merito all’autonomia – presente e soprattutto futura – delle persone con disabilità, lo stesso Cesvot ha organizzato a Firenze, per venerdì 11 novembre, presso il Consiglio Regionale della Toscana (Via Cavour 18, ore 9.30), il convegno denominato Durante e Dopo di noi. Disabilità e autonomia: esperienze del volontariato toscano, in occasione del 2011, Anno Europeo del Volontariato, con il patrocinio della Regione Toscana.
Oltre al presidente del Cesvot Patrizio Petrucci e alla presidente del Comitato di Gestione della Toscana Fiorenza Anatrini, vi parteciperanno anche Barbara Trambusti, dirigente del Settore Residenzialità Territoriale, Cure Intermedie e Protezione Sociale della Regione Toscana, Elena Vivaldi, ricercatrice della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa – che presenterà i risultati di un monitoraggio promosso dal Cesvot sul “dopo e durante noi” e sul ruolo che le associazioni di volontariato toscane hanno nella sperimentazione di risposte innovative, nella capacità di mobilitare risorse e attenzione e di costituire reti importanti con altri soggetti privati e pubblici -, Giuseppe Corlito, vicepresidente dell’Associazione Oasi di Grosseto – che presenterà un documento condiviso dalle associazioni toscane impegnate sul “dopo di noi” – Giancarlo Sanavio, coordinatore della Fondazione Vicenza Città Solidale, Giovanni Basso, presidente dell’Associazione La Provvidenza di Piombino (Livorno), Rosa Fontani, rappresentante dell’ANFFAS di Pisa (Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale) e Alessandro Monaci, vicepresidente dell’Associazione Il Sole di Grosseto.
Introdurrà e coordinerà i lavori Vareno Cucini, amministratore del Cesvot. (S.B.)

Il programma del convegno è disponibile cliccando qui. Per ulteriori informazioni: Ufficio Stampa Cesvot (Cristiana Guccinelli), tel. 329 3709406, comunicazione@cesvot.it.
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