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Ricordare sempre quegli stermini dimenticati

Manifesto apparso in epoca nazista, che legava strettamente i sacrifici economici agli sprechi per tenere in vita «persone improduttive»Così come in passato, anche quest’anno l’AVI di Roma (Agenzia per la Vita Indipendente) parteciperà ad alcune iniziative promosse in occasione del 27 gennaio, il Giorno della Memoria dell’Olocausto, indetto nel 2000 dal Parlamento Italiano. «Infatti – sottolinea Silvia Cutrera, presidente dell’AVI di Roma – non bisogna mai dimenticare che tra le vittime del regime nazista vi furono anche rom, omosessuali e persone con disabilità. Queste ultime, considerate “zavorre” e “vite indegne di essere vissute”, furono sterminate a decine di migliaia nei centri appositamente istituiti nei territori del Terzo Reich, in nome del cosiddetto Programma Aktion T4» (si veda in calce l’elenco dei nostri contributi dedicati negli anni scorsi a questi temi).

La giornata principale, dunque, sarà naturalmente quella di venerdì 27 gennaio, alla Casa della Memoria e della Storia di Roma (Via San Francesco di Sales, 5, Trastevere, ore 10), con la proiezione di Vite indegne, cortometraggio realizzato dalla stessa Silvia Cutrera, in memoria della strage di bambini con disabilità o dichiarati tali dai nazisti tra gli anni 1942 e 1944.
Il filmato si compone di un’intervista a un testimone sopravvissuto e di una ricerca di Michael von Cranach, direttore della Clinica Psichiatrica di Kaufbeuren, in Germania, già luogo di sterminio di persone con disabilità.
Successivamente verrà proiettato Eutanasia nazista, documentario tratto dalla raccolta I sordi austriaci e il nazionalsocialismo, frutto di un progetto di ricerca realizzato dalla linguista Verena Krausneker e da Katharina Schalber, che ha portato alla luce il modo in cui la comunità sorda austriaca è stata perseguitata e discriminata durante il nazismo, tra il 1938 e il 1945 (in Lingua dei Segni austriaca, con sottotitoli in italiano) (di tale documentario si legga ampiamente nel nostro sito anche cliccando qui).
Vite indegne verrà in seguito proiettato anche al Museo della Città di Rimini, giovedì 2 febbraio (ore 15) e alla Biblioteca Comunale di Cascina (Pisa), mercoledì 8 febbraio (ore 17).   

Da segnalare poi l’esposizione – dapprima in Lombardia (a Villa Camperio di Villasanta di Monza fino al 29 gennaio, poi all’Archivio Storico Comunale di Lodi dal 30 gennaio al 9 febbraio), e successivamente alla Casa della Memoria e della Storia di Roma (dal 16 febbraio al 6 marzo), della Mostra In Memoriam. Progetto Eutanasia, prove generali di uno sterminio, frutto, qualche tempo fa, della collaborazione tra la LEDHA (Lega per i Diritti delle Persone con Disabilità) e l’AVI di Roma, basata su una lunga e laboriosa ricerca del già citato Michael von Cranach, presso gli Archivi della Clinica da lui diretta, patrimonio storico, sociale, politico e umano di ineguagliabile importanza.

Ultima, ma non certo ultima, la fiaccolata di giovedì 26 gennaio in Piazza dell’Esquilino a Roma, con arrivo in Via degli Zingari, per ricordare tutti gli stermini dimenticati. (S.B.)

Per ulteriori informazioni: agvitaindipendente@libero.it.

Per quanto riguarda lo sterminio delle persone con disabilità in epoca nazista, oltre alla consultazione del sito www.olokaustos.org, suggeriamo anche la lettura – nel nostro sito – dei seguenti testi:
– Crimini dimenticati (a cura di Stefano Borgato) (cliccare qui)
– Non c’è storia senza etica (di Luisella Bosisio Fazzi) (cliccare qui)
– Il passato che non deve tornare (cliccare qui)
– Non dimentichiamo quello sterminio di «connazionali improduttivi» (cliccare qui)
– L’olocausto rimosso delle persone con disabilità (cliccare qui)
– Lo sterminio delle persone con disabilità come preludio dell’Olocausto (di Giovanni De Martis) (cliccare qui)
– Testimonianze silenziose (cliccare qui)
– Tragedie di ieri e di oggi: la lunga storia dei pregiudizi (cliccare qui)
– Testimonianze silenziose (cliccare qui)
– Paolini e Lerner portano l’olocausto dei disabili in diretta TV (cliccare qui)
– Grazie, Paolini (di Franco Bomprezzi, cliccare qui)
– Il valore del monologo di Paolini e la metafora della disabilità (di Matteo Schianchi, cliccare qui)
– Iniziative per non dimenticare (cliccare qui)
– Per rinforzare la memoria di tutti (cliccare qui)

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