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Rinnovare l’impegno per i diritti di Flavio Cocanari

Flavio CocanariAvevamo riferito, lo scorso anno (se ne legga cliccando qui), del bando lanciato dall’Università di Bologna, per volontà della CISL Nazionale, allo scopo di onorare la memoria di Flavio Cocanari, persona con disabilità e sindacalista che nella CISL fu per anni responsabile del Dipartimento Handicap, rendendosi noto come valente studioso delle tematiche riguardanti la disabilità.
«Cocanari – ricorda Alessandro Alberani, segretario generale dell’UST (Unione Sindacale Territoriale) CISL di Bologna – fu uno dei primi in Italia a occuparsi del tema Disabilità e lavoro. A Bologna aveva operato di concerto con la CISL, legandosi in amicizia con persone prodigatesi in modo encomiabile per sostenere i diritti delle persone con disabilità, come Anna Chiodini, Gianni Selleri, Franca Battaglia, Giovanni Zanichelli e tanti altri».

Ora, l’assegnazione del Premio – prevista per mercoledì 8 febbraio a Bologna (Sede CISL, Via Milazzo, 16, Bologna, ore 9.30-12.30) – sarà anche l’occasione propizia per una riflessione sui temi che impegnarono Cocanari, anche perché, come ricorda Alberani, «in un momento di crisi per l’economia, il tema del lavoro per le persone con disabilità diventa un grave problema, legato, oltreché alla sussistenza, alla stessa dignità sociale. Parlarne quindi soprattutto davanti agli studenti – e ricordando Flavio – vuole essere l’invito a riprendere con forza l’impegno sociale a difesa dei diritti delle persone con disabilità».

All’incontro dell’8 febbraio – aperto dal saluto del preside della Facoltà bolognese di Scienze della Formazione Luigi Guerra e introdotto dallo stesso Alessandro Alberani – è previsto l’intervento di Andrea Canevaro e Angelo Errani, docenti dell’Ateneo bolognese, così come Roberta Caldin e Guido Franchi Scarselli, che presenteranno i lavori della Commissione del Premio.
A consegnare quest’ultimo sarà poi il sindaco di Bologna Virginio Merola, mentre le conclusioni dell’incontro saranno affidate a Pietro Cerrito, segretario confederale della CISL, responsabile del Dipartimento Politiche Sociali e della Salute. (S.B.)

Per ulteriori informazioni: Ufficio Segreteria CISL Bologna, tel. 051 256631, ust.bologna@cisl.it.
Di seguito pubblichiamo il ricordo di Salvatore Nocera, vicepresidente nazionale della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), al momento della scomparsa di Flavio Cocanari, nel febbraio del 2004.

«Ricordo da sempre Flavio come un uomo attento a cogliere gli aspetti operativi delle norme per introdurli nei contratti collettivi e renderle, così, immediatamente effettive. Flavio aveva voluto dedicare tutti i suoi studi,  gli interventi nei convegni e gli articoli che pubblicava – anche sul sito della CISL – alle problematiche dell’integrazione sociale e lavorativa, e ogni suo lavoro era animato da questa particolare attenzione all’immediata operatività delle norme.
Per questo suo particolare atteggiamento culturale io e lui abbiamo anche avuto divergenze sull’articolo 12 della Legge 68/99 sul collocamento lavorativo mirato e sull’articolo 14 del Decreto Applicativo della Legge “Biagi” (Legge 30/03), concernenti  l’avvio dei lavoratori con disabilità alle cooperative sociali. Però, anche in questi accesi dibattiti, ho avuto occasione di apprezzare un altro tratto specifico della sua personalità, la mitezza  e l’assenza di prevaricazione dell’interlocutore. Era veramente una persona “mite” nel modo di porsi e penetrante nelle argomentazioni. Disponibile ad occuparsi degli umili e degli ultimi, sia in attività di volontariato, sia nell’impegno professionale.
Egli è stato un caro compagno di viaggio e tutti – associazioni, persone con disabilità e dirigenti sindacali – gli dobbiamo moltissimo. Flavio lascia un grande vuoto non solo nei nostri cuori , ma anche nella lotta per le pari opportunità delle persone con disabilità e ci si augura che la CISL si dia da fare per trovare subito una persona o un gruppo che possa rapidamente, sia pur in parte, colmare tale vuoto, perché i problemi aperti ai quali stava lavorando erano tanti e non ci si può arrestare, pena l’arretramento del movimento per il superamento dell’handicap».

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