Nella notte di sabato scorso – come viene segnalato dall’Ufficio Stampa della FISH Nazionale (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) – l’edificio che ospita la Comunità Progetto Sud di Lamezia Terme (Catanzaro) – sede anche della FISH Calabria – è stato oggetto di una nuova grave intimidazione: contro il Centro, infatti, struttura a suo tempo sequestrata alla ‘ndrangheta e assegnata ad attività sociali, è stato esploso un colpo di pistola.
«Dopo la bomba fatta esplodere tra Natale e Santo Stefano [se ne veda nel nostro sito cliccando qui, N.d.R.] – si legge nel comunicato della FISH -, la criminalità organizzata ha fatto dunque ancora sentire la sua vile pressione e d’altra parte la testimonianza di impegno civile che promana da quel Centro, il cui principale animatore è don Giacomo Panizza, non può che infastidire chi si nutre di illegalità, violenza, sopraffazione».
«Alla Comunità Progetto Sud, alla FISH Calabria e a don Giacomo Panizza – dichiara Pietro Barbieri, presidente nazionale della FISH, che da sempre conta sulla propositiva partecipazione delle associazioni calabresi -, oltre allo sdegno per questa ennesima provocazione, esprimiamo la nostra solidarietà, con la certezza che questi siano colpi di coda di chi ormai è destinato alla sconfitta e all’unanime condanna di una collettività che ha già deciso per il cambiamento, un percorso che non tollera più la violenza e l’illegalità».
Parole che naturalmente anche la nostra testata fa proprie, invitando tutti i Lettori a stringersi al fianco della Comunità e della FISH Calabria, con la maggior solidarietà possibile. (S.B.)