Nello stand della Regione Veneto, c’erano anche gli organizzatori della Venicemarathon – la tradizionale competizione internazionale di ottobre – della Treviso Marathon e della Maratona di Sant’Antonio di Padova, a Gitando.all, il Salone del Turismo e dello Sport Accessibile, svoltosi dal 22 al 25 marzo alla Fiera di Vicenza (se ne legga nel nostro sito cliccando qui), dove hanno potuto sottolineare il loro impegno nell’investire in direzione dello sport accessibile e del turismo sostenibile.
Basti pensare, ad esempio, all’iniziativa della quale anche il nostro sito si è puntualmente occupato, denominata A Venezia le barriere si superano di corsa, grazie alla quale, ormai da molti anni, la collaborazione tra gli organizzatori dell’evento e il Comune lagunare porta a coprire con rampe di legno tredici ponti della città, nell’area compresa tra le Zattere e Riva degli Schiavoni.
Tale rivestimento – che permane almeno fino alla chiusura del Carnevale – oltre naturalmente a facilitare il passaggio degli atleti, rende la città più accessibile alle persone con disabilità, ma anche alle mamme con i passeggini, ai turisti con pesanti valige e ad altri ancora. Recente è poi la notizia che tre di queste rampe (Ponte Longo, Ponte de la Calcina e Ponte ai Incurabili) verranno mantenute sino alla fine di maggio, per permettere a un bimbo con disabilità di raggiungere la scuola in piena autonomia.
«Per il Venicemarathon Club – spiegano i responsabili – accessibilità significa restituire le città ai pedoni e alle mamme con i bambini, grazie alla chiusura totale del traffico nel giorno delle maratone, e significa organizzare ogni anno gare di handbike di alto livello. Non è un caso, ad esempio, che nelle ultime edizioni l’immagine della Venicemarathon sia stata legata a due vere e proprie icone dello sport disabile, come Oscar Pistorius e Alex Zanardi e che ogni anno la Family Run [corsa non competitiva di quattro chilometri, riservata alle famiglie, N.d.R.] coinvolga decine di bambini con disabilità, grazie alla spinta di Bebe Vio, la giovane campionessa della scherma paralimpica». (S.B.)